DOMENICA LA SFIDA DECISIVA CONTRO LA LAZIO. Per gli Spartani è tempo di riscrivere la storia. Tu sei il Volturno, onoralo! – .

DOMENICA LA SFIDA DECISIVA CONTRO LA LAZIO. Per gli Spartani è tempo di riscrivere la storia. Tu sei il Volturno, onoralo! – .
DOMENICA LA SFIDA DECISIVA CONTRO LA LAZIO. Per gli Spartani è tempo di riscrivere la storia. Tu sei il Volturno, onoralo! – .
Il Volturno atteso domenica mattina dalla decisiva gara-3 contro la Lazio (Foto Giuseppe Scialla)

Stasera sarà difficile chiudere occhio. Ma dovremo provarci perché domani mattina andremo in scena. Ultimo atto di una stagione intensa, lunga, faticosa, complicata, emozionante e con un finale tutto da scoprire e da scrivere. Il Volturno rincorre una categoria persa dodici anni fa. Era il maggio del 2012 quando il pareggio di Firenze e la sconfitta contro l’Ortigia misero fine alle residue speranze di salvezza. 144 mesi in cui la squadra ha attraversato crisi, rinascite, cambi generazionali e nuovi cicli. Adesso queste ragazze avranno l’opportunità di scrivere il loro nome nella storia di un club storico, il primo a vincere lo scudetto femminile in Italia. Non poco. Ma per restare nella storia, per riscriverla, per tracciare una linea indissolubile dobbiamo giocare nei panni del Volturno. Bisogna giocare con il cuore, dimenticando la seconda partita e concentrandosi solo sull’avversario. Su questa Lazio che a tratti sembrava inattaccabile, ma poi non lo era. Bisogna solo trovare lo spazio giusto, mantenere i nervi saldi e affidarsi all’esperienza di chi quei colori li ha tatuati nel dna. Nel maggio 2012 c’era Daria Starace in quel Volturno. I suoi 31 gol non sono bastati per la salvezza. Ora serve tutta la sua determinazione. Come quello di capitan Simona Abbate a cui la squadra può aggrapparsi nei momenti più complicati. Alzo e tiro, assist, difesa, intelligenza, astuzia, essendo sempre mentalmente un passo avanti all’avversario. Caratteristiche di chi ha giocato e vinto partite anche più importanti (scudetti, coppe e medaglie con la Nazionale) ma ora c’è la partita più importante del Volturno. Di quel club da cui tutto ha avuto inizio. Lo è per Simona, Daria, Veronica, Giada, Mariagrazia, Federica, Chiara, Sofia, Antonella, Simona, Mariarosaria e Lale. Per Mauro che li guiderà dalla panchina, per Giampiero, per Serena che non gioca più ma in realtà non si è mai fermata perché ha un cuore gialloverde e l’ha lasciato in quella piscina. E poi Salvatore, il presidente. Vuole lasciare il segno e raccogliere i frutti di investimenti importanti e tanti, tanti sacrifici. È tempo di riprendersi ciò che appartiene alla città le cui ferite sportive dovute alla retrocessione del Gladiatore continuano a sanguinare. Poter festeggiare in questa domenica speciale (Liberazione) di inizio giugno avrebbe un significato particolare, magico. E allora forza Volturno, come canta Tommaso Paradiso, non aver paura se ti senti il ​​cuore in gola… È ora di lottare come guerrieri, come avete fatto per arrivare fin qui. E’ ora di tornare in A1. Tu sei il Volturno, onoralo!

 
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