RASSEGNA STAMPA – Patric è la spina dorsale del Laziale. Negli ultimi nove anni sono cambiate tante cose, dagli allenatori alle formazioni fino ai ruoli in campo. Ma è sempre stato lì. È diventato il senatore più longevo: è nella Capitale ininterrottamente dall’estate 2015 (nessuno meglio di lui, nemmeno Cataldi che era in prestito per diverse stagioni) e ha ancora un contratto fino al 2027.
Dallo scetticismo iniziale dei tifosi fino a diventare un pupillo: è stata una scalata conquistata partita dopo partita. Lo spagnolo ha affrontato l’ultimo periodo dell’era Piola, il rilancio di Bielsa, tutta l’era Inzaghi, quella di Sarri e quella nuova di Tudor. La costanza che ha avuto negli anni ha portato a continue confermeanche quando il suo futuro sembrava in bilico.
Nel periodo di grande incertezza che sta attraversando il Lazio, Patric è una di quelle poche sicurezze a cui aggrapparsi. Da titolare o meno, farà sicuramente parte della rosa l’anno prossimo. Continuerà poi a scalare gerarchie e classifiche: come riporta Il Corriere dello Sport, è entrato nel 2023/24 nella Top Ten degli stranieri con più presenze nella Lazio con 210 presenze, superando Nedved, Stankovic e Strakosha. Ora puntate su Fernando Couto, a sole 8 lunghezze.
