Il Consiglio regionale ha approvato lo schema di accordo di collaborazione tra Regione Liguria e Università di Genova per la promozione dell’acquisizione della lingua inglese nell’ambito del Sistema Integrato dalla nascita ai sei anni. In questo modo l’Istituzione, per realizzare l’avvio di a sperimentazione dell’insegnamento della lingua inglese a partire dai servizi per la prima infanzia, avrà come supporto scientifico il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Unige. L’obiettivo è quello di approfondire la conoscenza delle implicazioni educative, linguistiche e sociologiche derivanti da questo tipo di attività.
“Un primo passo fondamentale per arrivare alla sperimentazione dell’insegnamento della lingua inglese ai bambini liguri da 0 a 6 anni – dichiara l’assessore regionale all’Istruzione Marco Scajola -. Un progetto ambizioso in cui, come Consiglieri regionali, crediamo fortemente di dare nuove prospettive ai nostri giovani fin dalla più tenera età. Imparare l’inglese fin da piccoli rappresenta, infatti, uno strumento importante per favorire il miglioramento delle competenze linguistiche dell’intera comunità. Dal punto di vista educativo stiamo davvero intervenendo con iniziative e progetti per ogni fascia di età. Vogliamo essere aiuto e sostegno per tutti i liguri: dai bambini agli anziani, compresi i bambini e le famiglie”.
“Nella società contemporanea la conoscenza dell’inglese è ormai di primaria importanza – spiega l’assessore alla Scuola e Università della Regione Liguria Simona Ferro – Insegnare questa lingua fin dai primi anni di vita all’interno del Sistema Integrato significa dare ai giovani liguri uno strumento prezioso che favorisce il loro successivo inserimento universitario e lavorativo, oltre a favorire lo scambio culturale, l’inclusione e la socialità. Da oggi Regione Liguria e Università di Genova lavoreranno in modo ancora più sinergico per il benessere dei nostri figli”.
“Una misura che si interseca perfettamente con quelle varate dalla Giunta negli ultimi mesi – afferma l’assessore regionale alle Politiche sociali – imparare una seconda lingua da bambini ha un effetto benefico sullo sviluppo della creatività, della capacità di pensare oltre le regole in modo originale, migliorando così la capacità di affrontare situazioni difficili e risolvere problemi. Inoltre – prosegue l’assessore – l’apprendimento di una lingua straniera offre benefici in termini di memoria e concentrazione, intervenendo sia sullo sviluppo cognitivo che emotivo-relazionale, aspetto fondamentale nella società moderna”.
Il protocollo prevede: il riconoscimento dei fabbisogni dei servizi e le iniziative in corso in materia di didattica delle lingue, con particolare riferimento all’insegnamento della lingua inglese; la condivisione di linee guida in materia di formazione del personale in ambito linguistico, con particolare riferimento all’insegnamento della lingua inglese; il reciproco scambio di dati e ricerche su iniziative formative rivolte alla fascia di età da 0 a 6 anni; la promozione di iniziative concrete finalizzate all’acquisizione del linguaggio e al benessere del bambino.
