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Nibali, ora in congedo, si è trasferito da ragazzo in Toscana, in provincia di Pistoia dove è cresciuto come uomo e atleta professionista
Il presidente della Regione Toscana ha consegnato il Pegaso d’Oro, la massima onorificenza della Regione Toscana, a Vincenzo Nibali, ciclista d’azione toscano siculo, ma anche uno dei sette ciclisti al mondo ad aver vinto almeno un’edizione dei tre Gran Premi Tours, la Vuelta, il Tour de France e il Giro d’Italia e uno dei soli quattro corridori con Merckx, Gimondi e Hinault ad aver vinto i tre Grandi Giri e almeno due classiche monumento, la Milano-Sanremo e il Giro di Lombardia.
Un riconoscimento che arriva da una terra, la Toscana, che ha accolto Nibali quando era ancora ragazzino e qui si è formato come uomo e atleta professionista, un riconoscimento che premia l’impegno e la passione dimostrati da Nibali in questo sport. La nostra regione ha un legame profondo con il ciclismo, i grandi di questa disciplina sono nati o cresciuti sportivamente proprio qui, da Gino Bartali a Fiorenzo Magni, da Alfredo Martini, Franco Ballerini ma anche Paolo Bettini e Franco Bitossi, fino a Giovanni Visconti e Vincenzo Albanese che, come Nibali, sono toscani d’adozione.
Il Pegaso d’Oro a Vincenzo Nibali arriva a meno di un mese dal Tour de France, che il 29 giugno avrà come grande partenza Firenze con una prima tappa dal capoluogo toscano a Rimini che sarà dedicata a Gino Bartali.
