via libera da parte della Regione Liguria al Piano triennale degli interventi 2024-2026 in fase di progettazione, avendo definito i bisogni prioritari dell’intero territorio

via libera da parte della Regione Liguria al Piano triennale degli interventi 2024-2026 in fase di progettazione, avendo definito i bisogni prioritari dell’intero territorio
via libera da parte della Regione Liguria al Piano triennale degli interventi 2024-2026 in fase di progettazione, avendo definito i bisogni prioritari dell’intero territorio

Via libera dal Consiglio regionale all’aggiornamento del piano triennale per l’ interventi di tutela del suolo 2024-2026 che definisce i bisogni prioritari in relazione alle disponibilità finanziarie e sulla base delle richieste avanzate dai Comuni, ciascuno corredato da un progetto di fattibilità tecnico-economica. Gli interventi sono finalizzati alla messa in sicurezza o alla mitigazione dei rischi, alla riqualificazione fluviale dei corsi d’acqua o dei versanti che gravano su di essi, al ripristino di opere di difesa compromesse la cui perdita di efficienza può comportare rischi elevati e, più specificatamente generale, alla manutenzione straordinaria di opere di consolidamento e difesa.
In particolare si tratta di 109 nuove richieste di finanziamento, per lo più per interventi strutturali e manutenzioni straordinarie, a cui si aggiungono alcune richieste di studi, monitoraggio o progettazione.

“La Liguria è da alcuni anni sul podio tra le regioni più virtuose a livello nazionale per capacità di spesa delle risorse stanziate sul tema della difesa del suolo e del contrasto al dissesto idrogeologico – dichiara l’assessore regionale alla Difesa del Suolo Giacomo Giampedrone. – L’aggiornamento di questo piano è fondamentale per avere a disposizione un quadro dei bisogni prioritari con una serie di interventi strategici pronti a partire, tutti corredati dal relativo progetto di fattibilità tecnico-economica. Grazie a questa preparazione, ad oggi abbiamo realizzato centinaia di interventi che hanno reso il nostro territorio molto più sicuro che in passato e più ‘resiliente’, capace cioè di sostenere meglio, con minori danni, il possibile impatto di futuri eventi calamitosi ”.

Le richieste avanzate riguardano l’intero territorio e riguardano interventi strutturali (ad esempio lavori di aumento della resilienza o di sistemazione idraulica di alcuni corsi d’acqua, ad esempio attraverso la realizzazione di difese spondali o argini, lavori di messa in sicurezza dei pendii lungo le strade comunali o consolidamento di frane) e di manutenzione straordinaria (ad esempio per opere di adeguamento idraulico dei corsi d’acqua o di stabilizzazione dei fondali e ripristino degli argini per contrastare l’erosione, opere di contrasto al dissesto idrogeologico).

 
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