Atletica, Europei di Roma – Apoteosi per Battocletti, oro nei 5000m. Che giornata per l’Italia: 4 medaglie – .

Il giorno delle medaglie agli Europei di Roma doveva essere super-sabato con il re poker Fabbri-Furlani-Simonelli-Jacobs da gettare sul tavolo entro tre ore. Ne è uscito invece un venerdì magico con una doppia coppia vincente: due ori (Palmisano e Battocletti) e due argenti (Trapletti e la staffetta mista 4×400). Difficile aspettarsi qualcosa di meglio…

Il pubblico purtroppo non era troppo numeroso, ma quello che c’era – oltre a godersi un grande spettacolo – ha sostenuto come previsto gli Azzurri. “Ho sentito tutti gridare il mio nome e all’ultimo giro ho pensato che dovevo farlo anche per loro”, ha detto Nadia Battocletti dopo la cavalcata che l’ha portata a vincere i 5000 metri con il nuovo record italiano di 14’35”29.

Europei di Roma: Nadia Battocletti, la regina del mezzofondo

Nadia ha avuto un testa a testa con la norvegese Karoline Grovdal, conquistando la medaglia in finale. “Pensavo di farcela a due giri dalla fine, quando ho visto gli altri staccarsi. Sapevo che se fossi arrivato carico avrei potuto dire la mia: avrei iniziato anche prima, ma mi fidavo dell’esperienza di papà, che mi aveva detto di aspettare…”.

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Fantastico l’oro di Nadia Battocletti nei 5000 metri

E così la figlia di Giuliano Battocletti, ex giocatore italiano e ora allenatore del neo campione d’Europa, è andata a conquistare un oro con un tempo che la colloca al primo posto tredicesimo posto nella lista mondiale dell’annoma con otto etiopi davanti. Ai Giochi di Parigi saranno solo tre, e anche lei potrà dire la sua. Dietro al vincitore, in una gara che ha visto una pioggia di primati personali, si è migliorata anche un’altra figlia d’arte: Federica Del Buono, arrivata a soli 5 centesimi dal 15′. Il suo 15’00″05 la colloca però al quarto posto nella classifica italiana di tutti i tempi, preceduta – oltre a Nadia – solo da due mostri sacri come Maria Guida e Roberta Brunet.

Europei di Roma, la doppietta in marcia

L’oro dei 5000 metri è arrivato pochi minuti dopo le 23, tre ore dopo Doppietta italiana nella 20 Km di marcia femminile. E se da Antonella PalmisanoCampione olimpico in carica, ci si potrebbe aspettare una vittoria, l’argento Valentina Trapletti, è quasi un regalo inaspettato. “A quasi 39 anni ha preso coscienza delle sue capacità”, ha detto il direttore Antonio La Torre dopo il successo della coppia Trapletti-Fortunato ai mondiali di staffetta, dove uno sfortunato infortunio ha messo fuori gioco l’altro campione olimpico Massimo Stano . “È a lui che dedico la mia medaglia – ha detto Palmisano – so quanto sia difficile essere costretti a guardare le gare da casa…”.

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Antonella Palmisano si tinge d’oro

Incontenibile l’entusiasmo di Valentina Trapletti che con il suo tempo di 1.28’37” – 29 secondi più della Palmisano – si è migliorata di oltre un minuto. “La medaglia è un sogno che coltivo da anni – racconta -. Ogni anno succedeva qualcosa, ma ho sempre continuato a crederci. E ora che finalmente è successo, stento a crederci”.

Campionati Europei di Roma, che fantastica sorpresa la 4×400

Tra le due razze tinte d’azzurro, un’altra medaglia non troppo attesa, quella d’argento per la staffetta 4×400 mischiato con Luca Sito, Anna Polinari, Edoardo Scotti e Alice Mangioneche con 3’10”69 hanno migliorato di quasi tre secondi il primato italiano e si sono garantiti la partecipazione olimpica.

La gara degli Azzurri è stata lanciata da un ottimo 44″75 di Sito e difesa a denti da Mangione, che nell’ultima frazione ha saputo contenere il ritorno del fenomeno olandese Femke Bol.

festa per il 4x400 misto italianoPinterest
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Festa per la 4×400 mista italiana

Europei di Roma, prima qualificazione per Fabbri, Furlani, Dercach e i 3 dell’Ottocento

La giornata degli Azzurri, aperta alle 9.50 del mattino dai 100 ostacoli dell’eptathlon con il primato personale di Sveva Gerevini (13”35), continuerebbe con più luci che ombre. Gerevini, che avrebbe migliorato il suo primato personale anche nel salto in alto (1,80), è quinta in classifica, orfana di Katarina Johnson-Thompson, ritiratasi prima degli ultimi 200 metri della prima giornata.

Qualificazione senza problemial primo tentativo, per Leonardo Fabbri in peso (21.10), Mattia Furlani nella lunga (8,17) e Dariya Dercach nel triplo (14,10). Vai avanti anche tu Tecuceanu, Pernici e Barontini nelle velocissime manche degli 800m. Dignitosi i velocisti Rigali e Mattuzzo, attesi in semifinale da Marcell Jacobs, e gli ostacolisti Besana e Carmassi.

Fuori dalla finale per una sola posizione gli ostacolisti Elena Carraro e Nicolò Giacalone, il lunghista Filippo Randazzo, i discoboli Alessio Mannucci e Daisy Osakue, con un po’ di rammarico per quest’ultima. Nella finale, però, ha avuto la meglio Zane Weir, con un 19.71 che dice poco solo in apparenza, vista la recentissima frattura alla caviglia dell’italiano di origini sudafricane. “Solo dieci giorni fa ero ancora con le stampelle – racconta il campione europeo indoor –. Volevo essere lì per vivere l’emozione di Roma e dello Stadio Olimpico”.

 
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