Giro del Delfinato, Roglic di nuovo a Samoëns 1600, Evenepoel crolla. Ancora bene Ciccone, terzo – .

Giro del Delfinato, Roglic di nuovo a Samoëns 1600, Evenepoel crolla. Ancora bene Ciccone, terzo – .
Giro del Delfinato, Roglic di nuovo a Samoëns 1600, Evenepoel crolla. Ancora bene Ciccone, terzo – .

Primoz Roglic mette sempre più le mani sul Giro del Delfinato. Il capitano della Bora-Hansgrohe vince anche la settima frazione, di Albertville a Samoens 1600, avanti a Matteo Jorghenson (Visma-Lease a Bike) e comunque ottimo Giulio Ciccone (Lidl-Trek) che rientra prepotentemente nella top 10 assoluta, al nono posto assoluto. Remco Evenepoel crolla, saltato sull’ultima salita e ora è sesto: Jorgenson è così secondo a 1’02” da Roglic, mentre Derek Gee (Israel-Premier Tech) risale al terzo posto a 1’13”.

Dopo pochi minuti viene subito creata la fuga della giornata, composta da Marc Soler (UAE Team Emirates), Lorenzo Fortunato (Astana), Davide Formolo (Movistar), Nicolas Prodhomme e Dorian Godon (Decathlon AG2R La Difesa Team), Darren Rafferty (EF Education – EasyPost), Koen Bouwman (Team Visma | Lease a Bike), Guillaume Martin (Cofidis), Kevin Geniets (Groupama-FDJ) e Warren Barguil (Team DSM-firmenich PostNL). Le prime due salite, il Col de Saisies e la Cote d’Araches, vedete i bolognesi di Astana passano in testa, guadagnando punti per la classifica GPM e mettendosi in gioco per la maglia a pois.

Sul Col de la Ramaz, però, è Marc Soler a far esplodere la gara: lo spagnolo sprinta e riesce a prendere le distanze dagli avversari. Solo Fortunato prova a stargli dietro, ma decide di mollare e passare con i compagni a 1’40”, forse pensando di trovare rinforzi per recuperare l’iberico.

Tanto che ci riprova appena inizia l’ultima, durissima salita, ma la sua azione non basta a recuperare Soler. Intanto dietro La Bora-hansgrohe, iniziata la salita con quattro minuti di ritardo, ha iniziato a spingere, provocando vittime illustri, tra tutte la maglia bianca Remco Evenepoel, che arriverà a 1’47” dal vincitore di giornata. Dopo di te il leader dell’UAE Team Emirates resiste fino al -3, poi si spegne la luce e si fa riprendere dal gruppo. Che lentamente si sgretola fino all’ultimo chilometro; questa volta Buitrago e Lazkano provano a rimescolare le carte, per poi arrendersi allo strapotere dello sloveno che in questi frangenti è il migliore in assoluto, centrando la vittoria numero 83 della sua carriera. Per Roglic ora anche la vetta della classifica a punti e dei GPM.

 
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