cosa significa, come funziona e come scegliere – .

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Si chiude un’era per il settore energetico italiano, con il passaggio obbligatorio dal mercato tutelato al mercato libero dell’energia elettrica e del gas. Il 2024 è segnato da questa grande migrazione, che porta alla cessazione del mercato di tutela, ossia del regime di fornitura in cui le condizioni economiche e contrattuali sono stabilite dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera). A causa di questo cambiamento sostanziale spetta ora ai clienti domestici trovare la migliore offerta per le proprie forniture.

Se per l’energia elettrica la conclusione del mercato tutelato è prevista per il primo luglio, per il gas è già avvenuta lo scorso Gennaio, scadenza dalla quale i consumatori ancora in regime di tutela rafforzata (Stg) vengono trasferiti al mercato libero, ad eccezione di quelli appartenenti alla categoria debole.

Mercato libero del gas: come funziona

A fine 2023 il 26% dei clienti domestici gas risulta ancora rifornito tramite il servizio di maggior tutela. Con il nuovo anno si sono trovati di fronte ad un’importante trasformazione, attesa da tempo e più volte prorogata: il passaggio obbligatorio all’ mercato libero, cioè quello in cui i clienti possono scegliere il fornitore e le tariffe con cui acquistare gas ed energia e, quindi, a differenza di quello tutelato, le condizioni economiche e contrattuali di fornitura vengono concordate tra le parti e non più dall’Arera. La tariffa non è uguale per tutti e c’è concorrenza. Introdotto nel 1999 grazie al Decreto Bersani (in applicazione della Direttiva Europea 1996/92), nel mercato libero gli operatori competono tra loro con prezzi e servizi diversi.

Transizione dal mercato tutelato al mercato libero del gas: cosa cambia

Il 1 gennaio 2024 il è giunto al termine il servizio di maggiore tutela del gas. I consumatori rimasti in tutela gas entro tale data sono migrati automaticamente al mercato libero (senza alcuna interruzione della fornitura). Per accompagnare questi cittadini nel cambiamento, Arera ha previsto un percorso graduale: a settembre 2023 i clienti ancora in regime di tutela hanno ricevuto dai propri fornitori una comunicazione con l’offerta e le condizioni economiche attivate contestualmente al passaggio al mercato libero.

Sono rimasti esclusi dal passaggio al mercato libero del gas soggetti considerati vulnerabili, ai quali continuano a fruire le tariffe del servizio di tutela e rimarranno tali finché l’Arera non stabilirà criteri di migrazione anche per questa categoria.

Per rientrare nel tipologia di clientela vulnerabile è necessario presentare almeno uno di questi requisiti:

  • di età superiore ai 75 anni

  • condizioni economicamente svantaggiate (essere ad esempio destinatari di bonus)

  • essere portatori di handicap (ex art. 3 legge 104/92)

  • l’utente riguarda un’abitazione di emergenza a seguito di eventi calamitosi

Finché restano in regime di tutela, i clienti vulnerabili sono soggetti alle tariffe Arera, uguali per tutti, che variano ogni mese: in passato le tariffe venivano aggiornate trimestralmente, ma a seguito della guerra in Ucraina, nell’ottobre 2022, l’Autorità ha stabilito un aggiornamento mensile delle tariffe, per adattarsi più rapidamente alle fluttuazioni del mercato. In ogni momento il cliente vulnerabile può comunque modificare l’offerta, anche passando al mercato libero. Lo stesso vale viceversa, dato che è possibile per questi soggetti, se attivi nel mercato libero, rientrare nel servizio di tutela compilando un’autocertificazione di vulnerabilità.

Sono ormai passati sei mesi dalla fine del mercato di tutela e sono fermi Riassumendo. In uno studio Assoutenti ha confrontato le offerte dei fornitori attraverso il portale offerte Arera, rilevando che le opzioni più convenienti sul mercato libero sono infatti più costose delle tariffe del servizio di tutela, disponibile solo per i clienti che soddisfano i criteri di vulnerabilità. Di conseguenza, se i clienti vulnerabili fossero già attivi sul mercato libero, potrebbero essere incentivati ​​a ritornare in tutela.

Come scegliere le migliori offerte gas

Con la fine del mercato tutelato, un valido aiuto per orientarsi in questo cambiamento è rappresentato dal Portale offerte Arera, che fornisce informazioni sulle offerte economiche e contrattuali dei diversi fornitori, confrontandole e individuando quelle migliori in base al singolo utente. Questo strumento è semplice ed intuitivo ed è molto simile ai comparatori online. Basta inserire sul portale il proprio consumo annuo di gas, fornendo anche alcune informazioni come la tipologia di utilizzo del gas – cottura dei cibi, produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento – e il sistema troverà l’offerta migliore. Se non si dispone di dati sul consumo annuo di gas è necessario indicare anche quante persone compongono il nucleo familiare e la superficie dell’abitazione e il sistema calcolerà una stima del consumo annuo.

Per quanto riguarda le offerte, puoi scegliere tra quelle a prezzo fisso e quelli a prezzo variabile: i primi hanno un prezzo del gas bloccato per 12 o 24 mesi indipendentemente dall’andamento del mercato, mentre i secondi hanno un prezzo che varia ogni mese, in base alle oscillazioni del mercato secondo l’indice PSV ( indicatore del prezzo del gas naturale in Italia). Nel caso di offerte a prezzo fisso, il fornitore deve comunicare le nuove tariffe agli utenti in prossimità della scadenza del prezzo bloccato, per consentire ai clienti di valutare se accettare la nuova tariffa o modificare l’offerta.

Oltre al prezzo del gas influiscono anche sulla bolletta costi come spese di trasporto, tasse e oneri di sistema, uguali per tutti gli operatori così come definiti da Arera. Per valutare un’offerta è necessario considerare il prezzo della materia prima, ma non solo, dato che esistono delle quote fisse, chiamate sales marketing price (PCV), decise dal fornitore. Questi costi variano a seconda dell’offerta: indipendentemente dai consumi, nella maggior parte dei casi ammontano dai 5 ai 12 euro al mese. Se un cliente è consapevole di consumare molto durante l’anno, può preferire un’offerta con una quota fissa più alta, ma un prezzo del gas più basso, ammortizzando il PCV più alto con il risparmio sul prezzo della materia prima. Al contrario, chi consuma annualmente una quantità ridotta di gas, avrà maggiore comodità nello scegliere un’offerta con un PCV più basso e un prezzo del gas più alto.

Non ultimo, nel processo di scelta dell’offerta bisogna considerare anche la presenza di eventuali potenzialità servizi o prodotti aggiuntivi come l’assicurazione per guasti alla casa, la manutenzione della caldaia e prodotti per l’efficienza energetica.

 
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