Psicologia sotto il camino. Iniziano i lavori della nuova sede – .

Psicologia sotto il camino. Iniziano i lavori della nuova sede – .
Psicologia sotto il camino. Iniziano i lavori della nuova sede – .

Lo spazio è già individuato. È quello a due passi dalla ciminiera dello zuccherificio dove è stato effettuato lo scavo preparatorio, destinato ad ospitare, entro i prossimi 18 mesi (quindi nel 2025), i 9.750 metri quadrati della nuova sede della Facoltà di Psicologia, che si unirà quindi al campus universitario lasciando i locali nella zona della stazione ferroviaria.

Il rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari e il sindaco Enzo Lattuca hanno tagliato ieri mattina il nastro del cantiere: il costo complessivo dell’intervento è stato quantificato in 20 milioni di euro, 7 dei quali messi a disposizione dall’amministrazione comunale di Cesena, che ha offerto gratuitamente per 99 anni anche il terreno su cui sorgerà il complesso, destinato ad essere frequentato quotidianamente da circa 2.000 persone tra docenti, ricercatori, studenti e personale tecnico-amministrativo. “Abbiamo sempre steso il tappeto rosso all’Università – ha commentato il sindaco Enzo Lattuca – mettendo a disposizione risorse e spazi, credendo fortemente in un percorso iniziato nel 1989 e che è ormai giunto ad un punto fondamentale, che rappresenta quasi la chiusura di un cerchio, anche solo attorno a questo segmento del quartiere. Una volta ultimato l’intervento, l’unica zona in cui resterà spazio edificabile sarà quella a sud della ciminiera dell’ex zuccherificio. Si tratta di un settore a proprietà privata, in merito comunque auspichiamo la creazione di strutture e servizi dedicati agli studenti, come una mensa o altri alloggi”. Tornando al nuovo edificio, la struttura, anch’essa realizzata utilizzando blocchi prefabbricati, rispecchierà esternamente l’architettura che caratterizza la zona, con mattoni a vista al livello inferiore. “Nei sei anni del mio mandato – ha commentato il presidente del Polo di Cesena Massimo Cicognani – abbiamo assistito a una forte crescita: le immatricolazioni sono passate da 1.300 a circa 1.600 con ricadute sulle immatricolazioni che ora superano le 5.000 rispetto alle 4.700 di prima. Un impatto notevole, in rapporto sul quale ha sicuramente giocato un ruolo importante la realizzazione dei nuovi spazi.” Soddisfazione anche da parte del rettore Molari: “Oggi è un grande momento. A maggior ragione corroborato dalla crescita a 360 gradi del nostro Ateneo. Non mi piacciono le classifiche internazionali e le classificazioni delle facoltà. Ci sono alcuni parametri, come ad esempio il rapporto tra numero di docenti e studenti, che alle nostre latitudini è inevitabilmente penalizzante. Senza dimenticare il fatto che le principali referenze mondiali sono per lo più private e godono di finanziamenti superiori, e i numeri ci danno ragione, in due settori essenziali: quello dell’internazionalizzazione e quello dei rapporti con le imprese in ottica occupazionale”.

Una volta ultimato il nuovo edificio, tutte le strutture che oggi si trovano nella zona della stazione verranno spostate all’interno: “Gli spazi che verranno liberati – ha concluso Lattuca – rimarranno in parte ancora a disposizione dell’Università, in vista ad esempio dell’apertura di nuovi corsi di laurea. Entrambe le aree vedranno grandi cambiamenti legati alla “buona partecipazione”. Sta già succedendo allo zuccherificio, succederà alla stazione. Questo è il modo virtuoso di lavorare sulla città del futuro”.

 
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