“La Regione è onorata di avere sul suo territorio istituti di ricerca e di istruzione superiore di altissimo livello e il cui prestigio è riconosciuto su scala mondiale. La loro attività contribuisce ad aumentare l’attrattività del Friuli Venezia Giulia e a spingerlo verso lo sviluppo e l’innovazione. Non possiamo immaginare una crescita economica senza un alto livello di istruzione che ci permetta di essere competitivi a livello locale, nazionale e internazionale. Conoscenza e conoscenza sono direttamente proporzionali alla libertà di una comunità e alla sua capacità di scegliere in quale direzione crescere senza subire pressioni da sistemi esterni ai propri valori di riferimento”.
Sono le parole dell’assessore al Patrimonio Sebastiano Callari, che questo pomeriggio ha rappresentato il Consiglio regionale all’incontro dei componenti di Mib Trieste School of management, la scuola di alta formazione che da oltre 35 anni offre master specialistici e progetti formativi a valorizzare i talenti, sviluppare le competenze e rafforzare la leadership delle persone e delle imprese.
Dopo l’intervento istituzionale dell’assessore, che ha portato i saluti del governatore Massimiliano Fedriga, e del vicesindaco di Trieste Serena Tonel, nel corso dell’incontro sono stati approfonditi in particolare gli aspetti legati al rapporto tra sicurezza energetica e transizione ambientale. A questo proposito Callari ha voluto sottolineare la convergenza tra Regione e MIB nell’immaginare il futuro del Friuli Venezia Giulia.
“È fondamentale – ha sottolineato il rappresentante dell’esecutivo regionale – trovare la giusta via di mezzo tra l’esigenza di salvaguardare l’ambiente a beneficio delle generazioni future e attuare un percorso con cui mantenere le chiavi del modello industriale e sociopolitico in nelle mani delle democrazie occidentali. Abbiamo il dovere di coniugare il concetto di sostenibilità tecnologica con quelli di sostenibilità ambientale ed economica – ha concluso Callari – il ruolo dell’alta formazione è centrale nel decidere le sorti di una comunità di cui tutti dobbiamo sentirci responsabili”.
