sono stati neutralizzati – .

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aggiornamento

16 giugno 2024

11:26

Alcuni detenuti accusati di essere membri dell’Isis hanno preso in ostaggio due guardie carcerarie in un centro di detenzione nella regione di Rostov, in Russia. Successivamente furono neutralizzati e gli ostaggi liberati.

Sono state arrestate due guardie carcerarie ostaggio da alcuni detenuti che sono membri dellaIsidearmato di coltello: è successo in un centro di detenzione nella regione di Rostov, in Russia. I detenuti sono stati poi uccisi e gli ostaggi rilasciati: il servizio stampa del Servizio penitenziario federale ha reso noto che “i criminali sono stati neutralizzati e i dipendenti tenuti in ostaggio sono stati rilasciati e non sono stati danneggiati durante l’operazione speciale“.

Secondo la Tass, che cita una fonte delle forze dell’ordine, tra i rapitori c’erano detenuti che devono comparire in tribunale per “terrorismo”: erano armati di coltelli. Ria Novosti, prima della notizia dell’uccisione dei prigionieri, aveva denunciato una raffica di colpi di arma da fuoco nei pressi del centro di custodia cautelare.

Sul luogo dell’incidente sono presenti il ​​capo della direzione principale del servizio penitenziario federale della Russia, così come i rappresentanti delle forze dell’ordine interagenti e della procura“, si legge in un comunicato. “L’istituto funziona regolarmente, la situazione è sotto controllo“, ha aggiunto il Servizio penitenziario federale.

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Lo scorso 22 marzo la Russia è stata colpita da a attacco rivendicato dall’organizzazione jihadista: alcuni uomini armati hanno aperto il fuoco in una sala da concerto vicino a Mosca, uccidendo almeno 144 persone.

L’agenzia Interfax ha risposto che i detenuti avevano chiesto di avere un’auto e di poter uscire liberamente dal carcere prigione. “Un gruppo di sei prigionieri che ha preso in ostaggio due dipendenti ha chiesto di fornire loro un’auto e di lasciare liberamente il centro di custodia cautelare. In risposta, hanno promesso di rilasciare gli ostaggi. I negoziati sono in corso“, si legge in un comunicato diffuso subito dopo la notizia della rivolta.

Nel frattempo è stato aperto un procedimento penale: lo rende noto il comitato investigativo russo, spiegando che “la sezione del comitato investigativo russo per la regione di Rostov ha aperto un procedimento penale sulla base delle prove del reato ai sensi dell’articolo 206 del codice penale russo“, che riguarda proprio la presa di ostaggi. Una squadra di dipendenti dell’ufficio centrale del servizio penitenziario federale russo si è immediatamente recata nella regione per condurre un’indagine.

 
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