il governatore (agli arresti domiciliari) vuole incontrare i leader dei partiti alleati – .

il governatore (agli arresti domiciliari) vuole incontrare i leader dei partiti alleati – .
il governatore (agli arresti domiciliari) vuole incontrare i leader dei partiti alleati – .

IL giudice istruttore Di Genova lo ha ribadito rifiutando l’istanza di revoca della misura cautelare: Giovanni Toti deve rimanere arresti domiciliari. “È ovvio permanenza del pericolo che il sospettato può ripetere un comportamento simile“, scrive il giudice per le indagini preliminari, Paola Faggionisottolineando inoltre che “le esigenze legate all’ pericolo di inquinamento probatorio“. Ma il governatore della Liguria, arrestato Per corruzione lo scorso 7 maggio, vuole uscire da questa situazione di stallo ed è pronto a chiedere ai magistrati di averne la possibilità confrontarsi con lei maggioranza a livello regionale e poi con i leader del partito che lo sostengono.

In gioco ci sono le scelte future, anche possibili dimissioni. Per decidere Toti vuole incontrare i rappresentanti della sua maggioranza. Il 1 giugno Procura di Genova aveva autorizzato a conversazione politica con il suo fedelissimo assessore ai lavori pubblici, Giacomo Giampedrone: dalla sua abitazione di Ameglia (dove è agli arresti domiciliari da quasi un mese e mezzo) Toti aveva dettato la linea alla maggioranza in vista del voto sulla mozione di sfiducia (Poi respinto) in Consiglio regionale. Adesso, però, i governatori chiedono di incontrare tutti.

La richiesta di incontri di persona o a distanza con la maggioranza regionale che continua a sostenerlo e con i segretari nazionali potrebbe esserlo formalizzato già nei prossimi giorni perché sta diventando urgente una decisione che – come ha ribadito il suo legale fin dal giorno dell’arresto – potrà essere presa solo dopo un confronto con i partiti che sostengono la maggioranza. “Chiederemo di poter incontrare i partiti con cui discutere il futuro politico“, ha annunciato l’avvocato Stefano Savi.

Giovanni Toti sembra intenzionato ancora a restare in sella: ma vuole condividere con l’intera maggioranza la responsabilità di un eventuale passo indietro. Il suo legale però ci tiene a precisare che”le dimissioni non costituiscono oggetto delle riunioni“. Il vertice con i partiti che lo sostengono potrebbe essere utile per il lavoro tecnico Consiglio Regionale. “Certamente nelle prossime ore presenteremo alla Corte la richiesta di Toti per poterci confrontare la sua lista che, ricordate, è il primo gruppo vista la consistenza numerica del Consiglio regionale e, inoltre, di poter dialogare con i leader regionali dei partiti della coalizione e con i gruppo parlamentare di riferimento a livello nazionale. Potranno seguire, da vicino, ulteriori richieste di incontri con ulteriori personalità politiche” scrive il legale del governatore ligure. Gli incontri, invece, lo sonoindispensabile ad un primo confronto circa il politiche regionali ampio spettro che il Consiglio, e in particolare la maggioranza, dovrà portare avanti in attesa del ritorno piena vitalità politica del presidente”.

Dal punto di vista legale il suo avvocato ha già detto che intende farlo ricorrere al Riesame contro il rigetto della revoca degli arresti domiciliari. E come se non bastasse ha già annunciato che entrerà “fino in fondo”. Cassazione“. Con ogni probabilità, però, le sue dimissioni potrebbero convincere il gip a rilasciarlo. Come si legge nell’ordinanza, il giudice si è soffermato su “sistematicità del meccanismo di corruzione, ribadito per un periodo di tempo considerevole”. Non solo. Resta il pericolo che Toti “possa reiterare simili comportamenti – peraltro ritenuti dai suddetti pienamente legittimi e corretti – in vista della prossima competizioni elettorali regionali del 2025 (o eventuali ulteriori competizioni elettorali), per le quali aveva, peraltro, la relativa raccolta fondi è già iniziata”, scrive il gip. Inoltre potrebbe contaminare le prove. Le indagini sono “in pieno svolgimento”, mentre “sono in corso le udienze”. funzionari E dirigenti della Regione Liguria a conoscenza dei fatti per i quali si sta svolgendo il procedimento”, sottolinea il giudice, tali soggetti “potrebbero ben subire il sospetto condizionata O pressioni fare un conveniente ricostruzione degli elementi. Tale rischio è evidentemente particolarmente elevato nel caso in cui l’indagato riprenda l’esercizio delle funzioni svolte”, conclude il gip. Intanto la Procura continua ad ascoltare i testimoni: lunedì verrà ascoltato il presidente dell’Aeroporto di Lavarello.

 
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