La Russia torna ad essere il primo fornitore di gas in Europa – Analisi Difesa – .

La Russia torna ad essere il primo fornitore di gas in Europa – Analisi Difesa – .
La Russia torna ad essere il primo fornitore di gas in Europa – Analisi Difesa – .

Nonostante la guerra in Ucraina e le numerose dichiarazioni dei leader europei, a maggio la Federazione Russa è tornata ad essere il principale fornitore di gas dell’Europa, superando per la prima volta in due anni gli Stati Uniti. Lo scrive il Financial Times, citando il rapporto dell’Independent Commodity Intelligence Service (ICIS) e spiegando che l’inversione di rotta indica la difficoltà del vecchio continente a ridurre la propria dipendenza dal gas russo, con diversi Paesi dell’Est e dell’Europa Centrale nuovamente dipendenti. dalle importazioni da Mosca. Secondo i dati ICIS, le spedizioni di gas e GNL dalla Russia il mese scorso, nonostante le sanzioni, hanno rappresentato il 15% della fornitura totale verso UE, Regno Unito, Svizzera, Serbia, Bosnia-Erzegovina e Macedonia del Nord.

Mosca, infatti, continua ancora a garantire le forniture all’Europa attraverso i gasdotti che attraversano Ucraina e Turchia, mentre da tempo si segnalava un aumento delle importazioni russe di GNL in Europa, soprattutto in Francia.

Il gas liquefatto proveniente dagli Stati Uniti si è invece fermato al 14% delle forniture all’Europa il mese scorso, il livello più basso da agosto 2022. Secondo gli analisti dell’ICIS la situazione dovrebbe essere solo contingente poiché i flussi di maggio sono stati infatti influenzati da diversi fattori. -fattori temporali, inclusa un’interruzione in un importante impianto di esportazione di GNL degli Stati Uniti. La Russia ha invece inviato più gas attraverso la Turchia in vista della manutenzione del gasdotto prevista per giugno.

Nei giorni scorsi l’agenzia Reuters aveva evidenziato nel mese di maggio un balzo delle forniture di Gazprom all’Europa del 39% rispetto allo stesso mese dello scorso anno e di oltre il 7% rispetto ad aprile 2024. Entro la fine dell’anno in corso Mosca, però, potrà inviare gas liquefatto in Asia attraverso la rotta del Mare del Nord (la rotta artica) e c’è chi ritiene che la Russia sarà meno capace di fornire grandi quantità all’Europa.

“La Russia – sostiene la Reuters – ha una flessibilità limitata per mantenere questa quota in Europa” e la questione emergerà in inverno, quando la domanda aumenterà. La produzione complessiva di GNL negli Stati Uniti è in aumento, “con nuova capacità in arrivo sul mercato globale entro dicembre”. Inoltre, l’accordo di transito ancora in vigore tra Ucraina e Russia scadrà a fine anno (e non sarà rinnovato), mettendo a rischio i flussi di gas ormai indispensabili per diversi Paesi dell’Europa centrale.

 
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