I prezzi dei prodotti alimentari continuano a salire e i prezzi delle vacanze continuano a salire – .

I prezzi dei prodotti alimentari continuano a salire e i prezzi delle vacanze continuano a salire – .
I prezzi dei prodotti alimentari continuano a salire e i prezzi delle vacanze continuano a salire – .

Inflazione stabile allo 0,8% ma non tutto va bene per le associazioni dei consumatori. Di fronte ai dati diffusi oggi dall’Istat, i consumatori si concentrano sugli aumenti ancora in atto prodotti alimentari e bevande e così via tensioni nel settore delle vacanzeche destano quindi preoccupazione per la raffica di aumenti nel periodo estivo e nei giorni festivi – per chi se lo può permettere.

Prezzi ancora più alti sui prodotti alimentari

Secondo i dati Istat sull’inflazione, infatti, crescono i prodotti alimentari e le bevande analcoliche 0,5% a maggio rispetto ad aprilee salgono 2% su base annua (rispetto a maggio 2023).

Su questo trend è focalizzata l’attenzione dell’Unione Nazionale Consumatori, che stima 161 euro a famiglia (con due figli) gli aumenti annuali dei costi di cibo e bevande.

Commenta il presidente dell’associazione Massimiliano Dona: «I prezzi continuano a salire. In un solo mese, anche se i prezzi sono ormai lunari, salgono dello 0,2%, il doppio rispetto ad aprile. La notizia peggiore – spiega Dona – è che i prodotti alimentari e le bevande analcoliche, cioè le spese obbligatorie per definizione, che un mese fa avevano registrato una variazione economica pari a zero, ora non solo crescono di nuovo ma volano in un solo mese di 0,5 %. Questa è una pessima notizia per coloro che già faticano ad arrivare alla fine del mese”.

Tensioni nel settore vacanze

IL Codacons si concentra invece sull’andamento dei prezzi nel settore delle vacanze e sulle tensioni che preannunciano una battuta d’arresto del settore, o comunque una serie di rialzi significativi.

Per l’associazione il rallentamento generale dell’inflazione è positivo ma “i dati Istat evidenziano tensioni molto forti nel settore delle vacanze, con prezzi e tariffe in forte aumento rispetto allo scorso anno”.

Dai trasporti agli alloggi, passando per musei, pedaggi, parcheggi, tutte le voci che riguardano viaggi e turismo mostrano un trend di forte crescita, un dato estremamente preoccupante in vista delle prossime partenze estive – spiega il Codacons – I treni sono aumentati di prezzo del +8,1% rispetto allo scorso anno, gli autobus del +4 %, il gasolio costa il 4,9% in più, la benzina il +3,8%, a cui si aggiunge un aumento medio del +2,7% per i parcheggi e del +1,9% per i pedaggi. IL pacchetti vacanza rappresentano addirittura la voce con gli aumenti più pesanti +20,4% rispetto allo stesso periodo del 2023”.

Più cari anche i listini di alberghi, motel e pensioni, che crescono del +7,8% su base annua, mentre le altre strutture ricettive (case per vacanze, B&B) crescono del +8,1%. Musei e monumenti storici segnano un +2,5%, mentre le persone spendono il 3,6% in più per mangiare al ristorante. I biglietti aerei vanno in controtendenzaProsegue il Codacons, con “le tariffe dei voli nazionali in calo del -11,2% su base annua, del -16,4% per i voli internazionali, del -10,6% per i voli europei, ma si tratta di un calo fisiologico dopo i forti aumenti registrati nel mese di marzo causa Pasqua. Per il mese di agosto i prezzi dei voli per le principali località turistiche monitorati dal Codacons evidenziano incrementi significativi rispetto alla scorsa estate”.

Sempre meno famiglie possono partire per le vacanze

Federconsumatori punta anche sulla crescita dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, non a caso in vista dell’estate. L’inflazione ai livelli attuali, stima l’associazione, comporterebbe un impatto di 252 euro l’anno per famiglia.

“Incrementi che incideranno ulteriormente sul potere d’acquisto delle famiglie, soprattutto di quelle a basso reddito, incidendo sulle loro scelte di consumo e, in questa fase, sull’andamento del settore turistico, aumento delle disparità e delle disuguaglianze – aggiunge Federconsumatori – Secondo le nostre rilevazioni, sono ancora molti i sacrifici e le rinunce che le famiglie sono costrette a fare, soprattutto in relazione alle vacanze e ai servizi turistici: saranno quest’anno sempre meno famiglie potranno permettersi di partire”.

 
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