Reggio Calabria, 28° anniversario della morte del maresciallo capo Azzolina – .

Reggio Calabria, 28° anniversario della morte del maresciallo capo Azzolina – .
Reggio Calabria, 28° anniversario della morte del maresciallo capo Azzolina – .

Questa mattina, alle Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC), è stato commemorato il Maresciallo Capo Pasquale AzzolinaMedaglia di Bronzo al Valor Militare “alla memoria”.
Anche quest’anno ilCarabinieri sentiva forte il dovere di ricordare con un attimo di contemplazione la memoria del suo compagno che perse la vita nell’adempimento del suo dovere. UN memoria indelebile, esempio costante nella vita di ogni poliziotto, foriero di indicazioni proprio in questo momento della vita del Paese in cui il servizio reso agli altri è più che mai sentito. Alla cerimonia di commemorazione hanno partecipato, oltre ai familiari, le massime autorità civili, militari, religiose e giudiziarie della provincia, alla cui presenza, presso la lapide in località “Ponte Crasta” di Sant’Eufemia d’Aspromonte, è stata deposta una corona di alloro, in ricordo dell’eccidio militare avvenuto il 17 giugno 1996. A seguire è stata celebrata la Santa Messa officiata dal cappellano militare Don Aldo RIPEPI e dal Parroco Don Marco LAROSA , presso la Chiesa di Sant’Ambrogio.

Rievocazione del fatto storico

Il 17 giugno 1996, intorno alle 23, il militare in servizio presso la caserma Sant’Eufemia, rimasto per compilare alcuni documenti, ha ricevuto una telefonata anonima che segnalava la presenza di individui sospetti nei pressi di un moto-ape in zona “Ponte Crasta”. Il militare ha subito rappresentato i fatti al comandante della stazione, maresciallo Azzolina, il quale senza esitazione, con l’auto di servizio ed in divisa si è recato, insieme a quest’ultimo, nel luogo indicato. Giunti in località “Ponte Crasta”, i militari hanno notato due giovani fratelli del luogo, da loro conosciuti, intenti a smontare parti del motore dell’Ape, abbandonata in seguito ad un incidente stradale avvenuto il giorno precedente. Alla vista dei poliziotti, i due fratelli hanno nascosto alcuni attrezzi all’interno della loro auto parcheggiata nelle vicinanze. Procedendo al controllo dei due giovani, il maresciallo Azzolina, che li conosceva bene fin da ragazzi, notò la presenza di pezzi di motore all’interno dell’auto, per cui invitò i due fratelli a seguirlo in caserma e a salire a bordo dell’autovettura. veicolo militare. L’invito del sottufficiale fu accettato dal fratello minore, mentre
scatenò la reazione del più grande, che all’improvviso ne tirò fuori uno pistola beretta cal.7.65, esplodono alcuni colpi al maresciallo a distanza ravvicinata. Maresciallo Azzolina, sebbene colpito, Estrasse subito la pistola d’ordinanzama, prima di poter sparare, fu colpito da un altro colpo, che lo fece cadere senza vita.

I due malviventi sono scomparsi con la propria autovettura e nelle ore successive al delitto sono stati arrestati. arrestato e assicurato alla giustiziacon il contributo attivo del Vice Brigadiere Salvatore Coltello che era con il maresciallo ed è rimasto ferito nell’azione a fuoco. Il maresciallo capo Azzolina venne insignito della medaglia di bronzo al valor militare “alla memoria”, con la seguente motivazione:

“Il comandante della stazione distaccato in una zona caratterizzata da un alto tasso di criminalità, insieme ad un impiegato militare, è stato segnalato ad un’improvvisa e violenta azione di fuoco da parte di due malviventi colti in flagrante furto. Seppur colpito in più parti del corpo, con grande coraggio e grande determinazione, ha tentato di reagire con l’arma in dotazione, ma, colpito ancora una volta in parti vitali, si è accasciato al suolo senza vita. Fulgido esempio di alto senso del dovere e di elevate virtù militari, spinto all’estremo sacrificio.

Sant’Eufemia d’Aspromonte (Reggio Calabria), 17 giugno 1996.

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