È stata arrestata il 31 gennaio dalla polizia perché accusato di aver rubato per anni energia elettrica e gas prelevandoli direttamente dalla rete pubblica. Finì sotto processo, un 31enne di Soresina, condannato per un reato penale, è stato invece assolto. Secondo il suo avvocato, l’Avv Simona Bracchi, non c’erano prove della sua colpevolezzadato che nell’appartamento in questione abitavano altre persone.
Ad accorgersi di quanto stava accadendo sono stati i dipendenti dell’azienda fornitrice delle utenze che avevano accertato l’accaduto anomalie su alcuni contatori dell’edificioe aveva richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per effettuare i necessari controlli. I contatori erano stati trovati manomessi, tanto che l’impianto elettrico dell’abitazione era collegato direttamente alla rete pubblicabypassando il contatore, che era inattivo dal 2014. In effetti lo era stato creò una tangenziale con fili volanti che permetteva la fornitura di energia elettrica.
Inoltre il contatore del gas, sigillato dal 2018, presentava manomissioni dei sigillie lo erano stati consumati circa 19mila metri cubi di gas, per un valore complessivo di circa 10mila euro. L’appartamento era dotato di gas ed elettricità la donna era stata identificata come la proprietaria. È stato arrestato per furto aggravato.
Al processo, l’avvocato Bracchi, ritenendo il controlli effettuati insufficienti per accertarsi effettivamente del coinvolgimento del suo cliente, ha richiamato Articolo 129 del codice di procedura penale la quale prevede che il giudice debba emettere sentenza di assoluzione ogniqualvolta l’innocenza dell’imputato sia “evidente”. E così è stato.
Sara Pizzorni
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