Furto di gas ed energia, madre di tre figli assolta: “Non c’erano prove”

Furto di gas ed energia, madre di tre figli assolta: “Non c’erano prove”
Furto di gas ed energia, madre di tre figli assolta: “Non c’erano prove”

SORELLA – Il 31 gennaio di quest’anno l’hanno arrestata per furto aggravato, cioè furto di gas metano per un valore stimato tra 7mila e 10mila euro, ed energia elettrica (valore non stimato), costringendo alla chiusura dei sigilli nel 2014 e nel 2018. Ma il giudice l’ha assolta, perché “non ci sono elementi per poter affermare la responsabilità dell’imputato”, una madre di 33 anni, di nazionalità rumena, che vive in quella casa con il compagno, i suoi tre figli e i suoceri. I fatti. Alle 10.20 del mattino del 31 gennaio i carabinieri sono intervenuti nell’abitazione dove i tecnici dell’Aspm – Servizi Soresina srl, la società che gestisce la fornitura di energia elettrica e gas nel paese, stavano osservando il furto di energia elettrica e gas dalla rete per a beneficio della casa della famiglia dell’imputato.

In particolare, per quanto riguarda l’elettricità, il contatore era inattivo dal 14 maggio 2014 “ed era superato da un cavo che si collegava direttamente alla rete”. Per quanto riguarda il gas, il contatore è stato sigillato il 3 settembre 2018, «ma è stato poi forzato». Quella mattina, «al momento dell’ingresso degli operai», la donna era in casa con i suoi tre figli, le luci erano accese, i riscaldamenti erano accesi e il contatore del gas misurava il consumo di corrente. Ma “dal fascicolo trasmesso dalla Procura non risulta alcuna ulteriore attività investigativa”, scrive il giudice nella motivazione della sentenza di assoluzione al processo contro l’imputato.

L’avvocato Simona Bracchi

La donna è finita in manette. Dopo l’arresto, difeso dall’avvocato Simona Bracchi, aveva spiegato di non sapere nulla del furto di luce e gas. «I miei compiti a casa includono pagare le bollette dell’acqua, quelle di Internet e prendermi cura dei miei tre figli. Per il resto non so nulla». Assolto, perché, annota il giudice nella motivazione della sentenza, «il contatore elettrico è stato disattivato nel 2014 e non si sa chi, a quella data, abitasse l’abitazione e a quale titolo». Perché «non si sa chi e quando ha operato il bypass del contatore elettrico tramite un cavo apposito». Perché «non è stato ancora accertato nemmeno chi sia il proprietario delle utenze in questione». E infine perché «nell’immobile vivono altri due adulti che, come l’imputato, avrebbero potuto avere interesse a non pagare le spese di luce e gas».

«In altre parole – prosegue il giudice – la responsabilità dell’imputata non può dedursi automaticamente dalla circostanza del tutto contingente che la stessa si trovava all’interno della propria abitazione al momento dell’intervento dei tecnici dell’Aspm e dei carabinieridovendo, invece, accertare chi abbia effettivamente eseguito o, comunque, disposto la manomissione che ha portato alla sottrazione delle risorse, cosa che nel caso in questione non è avvenuta”.

E «ininfluente è, infine, l’eventuale consapevolezza da parte degli imputati – peraltro non dimostrata dato che non è stato chiarito in quale luogo si trovassero i contatori e se fossero visibili a tutti i residenti – dell’alterazione avvenuta che il concorso nel reato non può confondersi con la mera connivenza o l’approvazione ex post di condotte illecite altrui o con il profitto indiretto da essa”. Di qui l’assoluzione dell’imputato dall’accusa di furto aggravato di gas ed energia elettrica per non averlo commesso.

function activateFacebookComment_unique_448588(d, s, id) { var fjs = d.getElementById(‘script-unique_448588’); if (!fjs) { console.log(‘inserisci commento Facebook unique_448588: script non trovato’); } var connectElement = d.getElementById(id); if (connectElement) { return; } var jsString = ” + ‘‘; intervallo var = document.createRange(); range.setStart(document.head, 0); d.head.appendChild( range.createContextualFragment(jsString) ); }; function generateFacebookComment_unique_448588() { if(hasAcceptedCookie(‘facebook’)){activateFacebookComment_unique_448588(document, ‘script’, ‘facebook-jssdk’); var page_link=’https://www.laprovinciacr.it/news/cronaca/448588/furto-di-gas-ed-energia-mamma-di-tre-figli-assolta-non-c-era-la-prova. html’; collegamento_pagina += “#”; var fb_div_str=”

‘; var fbDiv1 = document.getElementById(‘fb-div-unique_448588’); if (!fbDiv1) { // aggiungi solo una volta var sDiv1 = document.getElementById(‘unique_448588’); if (sDiv1) { sDiv1.insertAdjacentHTML(‘afterend’, fb_div_str); } else { console.log(‘inserisci commento Facebook: div non trovato’); } } else { // console.log(‘inserisci commento Facebook unique_448588: fb-div esiste già’); } } }; generateFacebookComment_unique_448588();

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV SYS-DAT fissa la fascia di prezzo. Lo sbarco in Borsa a inizio luglio – Economia e Finanza – .
NEXT Esci contro Thompson. Raonic vince con assi record – .