AGGIORNAMENTI esplosione all’Italmatch – .

Ad esplodere sarebbe stato un bollitore di fosforo rosso


Ippocampo

Per fortuna sarebbe stato un bollitore, e non un reattore al fosforo giallo, l’ordigno interessato dall’esplosione di oggi alla Italmatch Chemicals. Da quanto trapela da fonti interne, la zona della fabbrica interessata è la zona del fosforo rosso, quindi proprio di fronte alle piscine comunali che in quel momento – poco dopo l’13 – erano piene di gente, tra cui molti bambini. Per fortuna, al momento dell’esplosione, nelle immediate vicinanze non si trovava nessun lavoratore. Al momento non è ancora arrivata alcuna comunicazione ufficiale da parte dell’azienda, di cui è assente il direttore dello stabilimento Maurizio Fraschini.

Il fosforo rosso è il risultato della trasformazione del fosforo giallo attraverso una reazione, che a Italmatch viene consumato utilizzando una delle tre macchine presenti – ovvero i reattori – tutte risalenti al secolo scorso. Una volta trasformato in rosso, il fosforo perde la sua elevata infiammabilità ma mantiene un’impressionante capacità di combustione, come ben sa chi utilizza i comuni fiammiferi, ad esempio. La sua combustione riesce a bruciare l’ossigeno così velocemente che il fosforo rosso viene utilizzato come additivo antincendio, poiché è in grado di privare le fiamme dell’ossigeno necessario al proprio combustibile.

È chiaro che un conto è avere un fiammifero e un’altra cosa, invece, sono tonnellate e tonnellate di fosforo, sia lavorato che ancora giallo, quindi altamente infiammabile se messo a contatto con l’aria. Si riapre quindi l’eterno dibattito sull’opportunità di tenere aperta un’azienda chimica che ha più di un secolo, e con strutture che necessitano da anni di manutenzione straordinaria, in una zona residenziale a due passi dalla stazione e dalle scuole.

Infine, anche negli ultimi giorni, in molti hanno notato il caratteristico odore agliaceo della fosfina e del caprolattame, sostanze altamente dannose per la salute. Da non confondere, ovviamente, con l’odore di uova marce che si sente quando piove o quando le cisterne delle fabbriche vengono lavate con lo zolfo.

 
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