Un terribile incidente stradale è avvenuto oggi (domenica 30 giugno), poco prima di mezzogiorno a Beaujeu, in Francia, sul Col du Labouret, tra Seyne-Les-Alpes e Digne-Les-Bains. Due moto si sono scontrate e il bilancio è drammatico: due morti, una donna gravemente ferita. Una delle vittime è Fabrizio Arlotto di Cuneo, 56 anni, storico titolare dell’edicola tabacchi di San Defendente di Cervasca, padre di due figlie. Secondo una prima ricostruzione, al vaglio della gendarmeria, Arlotto era in viaggio con un gruppo di amici motociclisti, alla guida della sua Ducati Multistrada da solo. In un rettilineo è stato preceduto da un camper e forse, per prendere le misure per un eventuale sorpasso, ha allargato troppo la traiettoria mentre dalla direzione opposta arrivava un’altra moto, con a bordo una coppia di milanesi. Da qui lo scontro frontale. Arlotto e l’altro motociclista lombardo alla guida sono morti sul colpo, la donna passeggero di quest’ultimo è stata trasferita in elicottero all’ospedale di Marsiglia, in condizioni critiche. La notizia della tragedia si è diffusa rapidamente questo pomeriggio nel cuneese, dove Fabrizio Arlotto era molto conosciuto e stimato per le sue grandi qualità umane e professionali. Gestiva da molti anni la tabaccheria, l’edicola e la cartoleria nel centro di San Defendente di Cervasca, sulla strada provinciale verso Cuneo, non lontano dalle Terme di Merlo. Un punto di riferimento per tante persone che ne hanno apprezzato la cortesia, l’affabilità e la disponibilità. Grande appassionato di musica, era anche un profondo conoscitore del mondo rock, e negli anni aveva partecipato a decine di concerti dei più importanti artisti internazionali (AC-DC, Metallica, Pearl Jam, Red Hot Chili Peppers), sia in Italia e all’estero. Adorava i Rival Sons, quando si esibivano in Italia non li perdeva mai. Lascia la compagna Cinzia, le figlie Natalia e Anastasia con la madre Marcella e i genitori. La salma di Arlotto è stata deposta nell’obitorio di Beaujeu. Si attende l’autorizzazione della magistratura francese per il rimpatrio a Granda.
