Salvati dal medico “dalle mani d’oro” – lasiciliaweb – .

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PALERMO – Non è più in pericolo di vita la ragazza di 16 anni rimasta vittima di un incidente a Palermo una settimana fa lungo la strada che dal belvedere di Monte Pellegrino porta al santuario di Santa Rosalia. Era alla guida di una moto di 125cc guidata da un amico, anche lui 16enne, che ha perso il controllo del mezzo: la ragazza è finita contro il guardrail e poi attraverso la strada, schiantandosi contro grossi tronchi d’albero abbandonati parallelamente al guardrail. Un impatto molto violento.

La Procura di Palermo ha aperto un fascicolo per lesioni gravissime. La sedicenne è arrivata in ospedale poco dopo la mezzanotte tra sabato e domenica, in condizioni definite «disastrose». «Un caso davvero complesso, l’impatto ha sovvertito i piani anatomici, oltre a causare una frattura del bacino», racconta il primario del Trauma center di Villa Sofia, Antonio Iacono, che ha coordinato l’équipe interdisciplinare che ha salvato la vita alla donna. All’arrivo al pronto soccorso ci sono stati momenti di panico: «Non si vede tutti i giorni un trauma di questo tipo, quindi nella fase iniziale c’è stata un po’ di confusione, è stato chiamato anche il chirurgo plastico. C’è stato un primo intervento durato due ore per cercare di stabilizzare il più possibile la paziente. Per la difficoltà della situazione, alcuni colleghi in quelle circostanze avevano ipotizzato il trasferimento all’ospedale Civico – riferisce Iacono – Ho contattato i nostri migliori specialisti. Tutti hanno capito il problema, senza alcuna esitazione si è deciso di procedere con l’operazione».

Per otto ore – dalle 8 alle 16 di domenica scorsa – si sono alternati in sala operatoria i membri dell’equipe multidisciplinare: Antonio Mirabella, primario di chirurgia d’urgenza, è intervenuto per evitare l’insorgenza di complicazioni dal punto di vista igienico nella parte traumatizzata; Fulvio Piazza, primario di urologia, ha individuato l’uretra e cateterizzato la vescica; Dario Sajeva, primario del reparto di chirurgia maxillo-facciale, ha ricostruito tutta la zona esterna e il “pavimento pelvico”; Daniele Bonomo, primario di ortopedia, ha riparato la frattura del bacino. Per i medici e gli operatori sanitari che hanno visto le condizioni del paziente e hanno assistito all’intervento, Dario Sajeva si è confermato un chirurgo dalle “mani d’oro”.

“Polytrauma è un lavoro di squadra – spiega Antonio Iacono -. Il centro Villa Sofia è l’unica realtà in Sicilia che gestisce interventi così complessi, i pazienti provengono da tutta l’Isola, trattiamo una media di 400 casi all’anno. E pensare che un anno fa pensavamo di chiuderlo dopo che l’ortopedia era rimasta senza medici”. Il team di ortopedia presto si amplierà. Hanno partecipato al concorso per 11 posti a tempo indeterminato presso il dipartimento di Villa Sofia 27 persone.

 
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