no all’assegnazione diretta alle università – .

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“Stiamo portando avanti da tempo una vera e propria battaglia contro l’affidamento di servizi di ingegneria e architettura alle università italiane”, dichiara l’Ing. Andrea De Maio, Presidente dell Fondazione Inarcassacommentando la sentenza del TAR Catania che ha accolto il ricorso presentato dall’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Enna e dalla Fondazione Inarcassa, in relazione all’affidamento dei servizi di progettazione del parco urbano di Enna Bassa, all’Università Kore di Enna, per un importo di 122 mila euro.

Servizi di progettazione: il TAR dice no all’affidamento agli organi universitari

In attesa di leggere le motivazioni della sentenza – non ancora pubblicate dal Tar – De Maio sottolinea la sua soddisfazione per una decisione che chiarisce definitivamente l’impossibilità di affidare incarichi di progettazione alle Università, sottraendole al mercato degli appalti pubblici.Nel nostro Paese il ricorso elusivo allo strumento dell’accordo tra Amministrazioni per l’affidamento diretto di servizi di ingegneria e architettura. Si tratta di un grave fenomeno che colpisce diverse Università e loro consorzi, ovvero enti senza scopo di lucro, che possono utilizzare fondi e risorse pubbliche per svolgere servizi di ingegneria e architettura senza nemmeno essere tenuti ad aggiudicarsi un appalto nel rispetto delle norme del Codice degli appalti”.

Il Presidente della Fondazione evidenzia la dicotomia tra il libero professionista che, oltre a pagare tasse e contributi, sostiene le spese di gestione dello studio e di partecipazione ai bandi, mentre dall’altra parte c’è un soggetto che, anziché perseguire esclusivamente finalità di alta formazione e ricerca, in attuazione dell’art. 33 della Costituzione, può, anche usufruendo di risorse pubbliche, svolgere attività di progettazione in forma aperta. concorrenza illegittima
con liberi professionisti e società di ingegneria.

E lancia un avvertimento: “Restiamo comunque vigili, perché negli ultimi anni diverse entità pubbliche, parastatali e persino del Terzo Settore hanno tentato di entrare nel mercato dei servizi tecnici. Abbiamo sempre denunciato e contrastato queste deviazioni che non solo minano i principi di trasparenza e concorrenza, ma sollevano anche enormi dubbi sulla qualità della pianificazione offerta da entità incaricate di fare qualcosa di completamente diverso”,
conclude il Presidente della Fondazione Inarcassa.

L’assegnazione diretta agli organi universitari costituisce violazione del Codice degli appalti

Dello stesso parere il Presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Enna, arch. Sebastiano Fazziove si precisa che l’affidamento diretto di servizi di ingegneria e architettura alle Università, oltre a costituire una palese violazione di legge da parte di enti che hanno finalità del tutto diverse, quali la ricerca e la didattica, si accompagna quasi sempre a vizi procedurali, così gravi da giustificare un’azione giudiziaria.Difatti, le università italiane non sono nemmeno menzionate nell’art. 66 tra gli operatori economici che possono svolgere servizi di ingegneria e architettura.”. Ciò è dimostrato dal fatto che le parti resistenti non sono state in grado di fornire alcuna prova del possesso da parte dell’Università di Kore dei requisiti richiesti dalla legge.

Fazzi conclude anche ribadendo l’impegno dell’Ordine degli Architetti di Enna “per monitorare il territorio e in relazione a tale materia è disponibile a collaborare con il Comune di Enna per definire il corretto iter da intraprendere per portare a termine un progetto destinato a cambiare il volto della parte bassa della città”.

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