Agnello non si ferma. Canil contattato ieri per ottenere le sue azioni – .

Agnello non si ferma. Canil contattato ieri per ottenere le sue azioni – .
Agnello non si ferma. Canil contattato ieri per ottenere le sue azioni – .

Quella di Francesco Agnello è la strada alternativa a Daniele Silvetti. L’imprenditore e neo patron dell’Us Ancona bussa da giorni alla porta del sindaco senza essere ricevuto, ma sa che se oggi non andrà a buon fine l’ultimo tentativo di creare una nuova società dai gruppi che hanno partecipato al bando, Silvetti dovrà valutare la possibilità di trattare con lui. Per il bene dell’Ariosto calcio ma anche per le casse del Comune di Ancona.

Perché in ballo c’è anche quell’acquisizione del terreno destinato al centro sportivo scaduta lo scorso 30 giugno per la quale i legali dell’Us Ancona nei giorni scorsi, tramite PEC, hanno chiesto una proroga di sei mesi. Una questione di non poca importanza anche per le casse del Comune che si troverebbe costretto a fare una significativa variazione di bilancio per far fronte al “buco” lasciato dalla fallita trattativa con la società allora in mano alla Tiong. Da valutare e decidere, dopo aver completato il piano di Francesco Agnello che dovrebbe portare l’Us Ancona, con il benestare del sindaco Silvetti che non ha ancora ricevuto, all’iscrizione in sovrannumero alla serie D. La procedura dettata dalle norme organizzative interne della Federazione Calcio sembra chiara ed evidente, ma tanti sono i fatti accaduti in queste settimane, prima e dopo la cessione dello scorso 26 giugno. E su questi fatti i legali di Francesco Agnello sembrano voler fare leva per raggiungere l’obiettivo dell’iscrizione in Serie D. Francesco Agnello e i suoi collaboratori, che di fatto costituiscono il nuovo management dell’Us Ancona, stanno procedendo speditamente e, in questo senso, sembrerebbero aver effettuato proprio ieri i versamenti degli stipendi dei tesserati biancorossi relativi ai mesi di marzo, aprile, maggio e giugno, la voce più pesante del passivo dell’Us Ancona, pari a circa 1,4 milioni di euro, tra versamenti previdenziali, ritenute fiscali e indennità di fine rapporto. Ma avrebbero predisposto anche i 400 mila euro da versare alla FIGC. Inoltre, c’è anche la questione del 5% di proprietà di Mauro Canil, proprio ieri contattato dai legali di Agnello. Nei giorni scorsi Canil aveva fatto sapere alla nuova proprietà di essere disponibile a cedere la sua percentuale ed è stato contattato ieri: nei prossimi giorni dovrebbe essere fissato l’appuntamento per il trasferimento. Presto, molto presto, ma non necessariamente entro il prossimo 4 luglio. I legali di Agnello vorrebbero infatti soffermarsi sui tempi di questo cambio di proprietà, per consentire all’Us Ancona di ottenere l’ammissione in Serie D in eccesso rispetto al numero dei giocatori, e l’intenzione di acquisire anche il 5% di Mauro Canil sembrerebbe confermare le intenzioni molto ferme della nuova proprietà. Agnello sembra quindi proseguire sulla strada intrapresa mercoledì scorso, dal giorno in cui è diventato proprietario dell’Us Ancona, confermando tutte le intenzioni espresse, più o meno chiaramente, nei comunicati stampa degli ultimi giorni. Se Silvetti non riuscisse ora a portare a compimento una nuova società, potrebbe trovarsi nelle condizioni di prendere in considerazione questa volta quanto fatto da Agnello e dai suoi collaboratori in questi giorni. Potrebbe infatti essere l’unica strada percorribile per portare il calcio anconetano al traguardo della Serie D in eccesso rispetto al numero dei giocatori.

 
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