Orbán a Kiev chiede di pensare a un cessate il fuoco con la Russia – .

Orbán a Kiev chiede di pensare a un cessate il fuoco con la Russia – .
Orbán a Kiev chiede di pensare a un cessate il fuoco con la Russia – .

Ci sono voluti più di ventotto mesi dall’inizio del conflitto con la Russia per convincere Viktor Orbán recarsi in Ucraina per avere un faccia a faccia con Volodymyr ZelenskyUn viaggio che sulla maggior parte dei media italiani viene riportato con toni trionfali, quasi fosse un modo per abiurare oltre due anni in cui sembrava giocare dalla parte dell’amico Vladimir Putin, ma che, in realtà, è un mero e semplice atto doveroso perché, da ieri, l’Ungheria ha assunto la presidenza semestrale del Consiglio dell’Unione Europea.

Orbán vola a Kiev e chiede di pensare al cessate il fuoco con la Russia. La rabbia di Zelensky: “L’UE continui a sostenerci”

Come annunciato a Budapest, il premier ungherese, anziché rinnovare l’impegno di Bruxelles a sostenere la resistenza ucraina, ha per lo più ribadito che è giunto il momento di porre fine alle ostilità. Infatti, come ha affermato Orbán durante il vertice con Zelensky, “la pace in Ucraina sarà la questione principale dei prossimi sei mesi di presidenza ungherese dell’Unione Europea”. Poi, come se non fosse già abbastanza chiaro, ha esortato il presidente ucraino a considerare “un cessate il fuoco immediato” per “accelerare i negoziati di pace”.

Frasi che avranno fatto felice Putin, mentre hanno irritato parecchio Zelensky, che lo ha redarguito sostenendo che “l’Ucraina, massacrata dalla guerra, ha bisogno di una pace giusta”. Subito dopo, il leader di Kiev ha ricordato a Orbán che “è molto importante per tutti noi in Europa che il sostegno europeo all’Ucraina resti a un livello sufficiente, anche per quanto riguarda la nostra difesa dal terrore russo”. Insomma, un tira e molla che la dice lunga sulle intenzioni del premier ungherese in merito al sostegno alla resistenza di Kiev contro l’invasione di Mosca.

Dopo Orbán, la NATO protegge il sostegno all’Ucraina temendo l’avvento di Trump

Ma Zelensky non è preoccupato solo per la posizione dell’Ungheria, da sempre fermamente contraria agli aiuti militari a Kiev, perché all’orizzonte si profila la più che probabile elezione del presidente Donald Trump come prossimo presidente degli Stati Uniti a spese di Joe BidenUn’eventualità che potrebbe portare, come ha dichiarato il magnate in campagna elettorale, a un progressivo disimpegno dal conflitto ucraino. Un’eventualità che sta mandando in fibrillazione la NATO – terrorizzata dall’idea di veder trionfare Putin – al punto che, secondo uno scoop di giornale di Wall Streetsi dice che stia cercando di proteggere il sostegno a lungo termine dell’Ucraina.

Per farlo, secondo il prestigioso quotidiano che cita i vertici americani interni e quelli del Patto Atlantico, l’idea della NATO è di istituire un ufficio a Kiev, inserendo al suo interno un proprio funzionario civile di alto livello. L’organizzazione transatlantica vorrebbe anche istituire un nuovo centro di comando a Wiesbaden, in Germania, per coordinare la fornitura di equipaggiamento militare a Kiev e l’addestramento delle truppe ucraine. Tutte misure di sicurezza che, per la giornale di Wall Streetverrà ufficializzata durante il vertice dell’Alleanza già programmato per il prossimo 9 luglio a Washington.

La situazione sul campo

Nel frattempo, sul campo di battaglia, gli eserciti di Kiev e Mosca continuano a massacrarsi a vicenda. Come riportato dal comandante dell’Aeronautica delle Forze armate dell’Ucraina, Mykola Oleshchuk, “i piloti ucraini hanno inferto un colpo devastante a un deposito di munizioni in Crimea”.

Un blitz a cui il Cremlino ha risposto con altrettanta durezza, con un attacco missilistico che ha colpito l’aeroporto di Myrhorod in Ucraina, distruggendo cinque jet Su-27 parcheggiati sulla pista e altri due in riparazione. Un’azione a cui ha risposto indirettamente il ministro della Difesa olandese, Kajsa Ollongren, affermando che sono state finalizzate le licenze di esportazione per la flotta di 24 jet da combattimento F-16 che “saranno consegnati molto presto all’Ucraina”.

 
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