Lupi, nel vicentino 7 branchi e predazione raddoppiata. Incontro in Provincia – .

Lupi, nel vicentino 7 branchi e predazione raddoppiata. Incontro in Provincia – .
Lupi, nel vicentino 7 branchi e predazione raddoppiata. Incontro in Provincia – .
Un lupo (immagine d’archivio)

Nel vicentino sono circa 80 i lupi, 7 i branchi accertati, le lupe che presto potrebbero partorire fino a 6/7 cuccioli ciascuna. Sono i numeri emersi martedì mattina, 2 luglio, dalla riunione convocata dal prefetto di Vicenza Salvatore Caccamo e dal presidente della Provincia Andrea Nardin coadiuvati dall’assessore delegato Mattia Veronese, che ha convocato a Palazzo Nievo la Regione Veneto, le Aulss 8 Berica e 7 Pedemontana, le Unioni montane del vicentino, le polizie locali, la Lega antivivisezione e soprattutto i sindaci dei 40 Comuni dove negli ultimi anni si sono verificate predazioni da parte del lupo.

All’ordine del giorno i problemi connessi alla presenza del lupo nel vicentino, che si possono sintetizzare con altri numeri: 27 predazioni su animali da reddito nei primi 6 mesi del 2023, 60 nello stesso periodo del 2024. Più del doppio.

Ciò che i numeri non dicono è stato sottolineato con insistenza dai sindaci: il lupo si sta abituando a nutrirsi di animali da fattoria o addirittura di animali domestici, da compagnia, prede più facili di quelle selvatiche. Se non viene “educato” a stare lontano da allevamenti e centri abitati, si avvicinerà sempre di più, senza temere protezioni, recinti, deterrenti. “Servono misure decise” è stata la richiesta “altrimenti rischiamo di abbandonare la montagna e i rifugi, con conseguenze non solo sull’economia, sul turismo, sulla biodiversità e, soprattutto, sulla stabilità idrogeologica del territorio”.

“Un incontro proficuo – lo ha definito il prefetto Caccamo – che ha messo a confronto realtà locali, anche con sensibilità diverse, e ha consentito di affrontare con il supporto dei numeri le problematiche legate alla presenza del lupo nel vicentino. Sono emersi spunti e suggerimenti, in particolare da chi vive in prima persona il problema della predazione. Ora è doveroso fare sintesi, con una relazione che avrò cura di condividere con la Regione Veneto, che si è dimostrata estremamente attenta e disponibile, e con i Ministri competenti, per una soluzione che debba conciliare le esigenze dei titolari di allevamenti e l’equilibrio ambientale. Il fenomeno sarà costantemente monitorato in particolare per verificare se si registrino episodi di predazione che tendono ad aumentare nelle aree antropizzate e in presenza dell’uomo”

“La presenza questa mattina di 40 sindaci e di tanti rappresentanti del territorio, soprattutto montano, è significativa di quanto la presenza del lupo desti preoccupazione nel vicentino – ha affermato il presidente Nardin -. Le predazioni sono in netto aumento e significano chiaramente un cambiamento nelle abitudini del lupo, che si avvicina sempre di più alle case e ai luoghi abitati, non ha paura, anche superando gli ostacoli con cui si cerca di mettere in sicurezza non solo gli animali da fattoria ma anche quelli domestici, cani e gatti. Un intervento è a mio avviso necessario e non più rinviabile. Ma attenzione a non investire soldi in strumenti che si sono già rivelati insufficienti”.

 
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