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“No alle sanzioni sul gas russo”. Ue divisa sulle nuove misure contro Mosca – .

Questa volta non è stata la solita Ungheria a mettere il veto: “La Germania blocca le prime sanzioni sul gas russo”

Lo scrive Politico.eu, citando 6 funzionari europei secondo i quali l’Ue non è riuscita a raggiungere un accordo su nuove misure contro il settore russo del gas naturale liquefatto, a causa della Germania. Il punto cruciale del pacchetto era il divieto ai paesi di riesportare il GNL russo dai porti dell’UE e di finanziare i terminali GNL previsti nell’Artico e nel Baltico. “I paesi dell’UE erano vicini a un accordo, ma i colloqui si sono bloccati all’ultimo minuto”.

Berlino – si legge in una nota – era preoccupata per l’ampliamento di una misura che avrebbe costretto le aziende Ue a garantire che i propri clienti non vendessero a Mosca i prodotti sanzionati.

In precedenza, la cosiddetta clausola “no-Russia” si applicava solo alle armi da fuoco, agli oggetti bellici e ai beni a duplice uso, con possibile applicazione militare e civile, scrive Politico. La Germania teme che le sue piccole imprese potrebbero soffrire se questa clausola fosse estesa a prodotti più civili, come i prodotti chimici o i macchinari per la lavorazione dei metalli. La Commissione europea – conclude – sta trattando con la Cancelleria tedesca per convincere Berlino a togliere il veto, secondo quanto riferito da uno dei diplomatici citati.

Redazione Fatti ed Eventi

 
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