“Sono entrato così nella Casa del Grande Fratello” – .

“Sono entrato così nella Casa del Grande Fratello” – .
“Sono entrato così nella Casa del Grande Fratello” – .

TRENTO. “Ho iniziato a pubblicare 5 anni fa, albe e tramonti sulla Marmolada: puro divertimento, un passatempo”, racconta Carlo Budel, gestore del Rifugio Punta PeniaMentre Giselda Torresan guida Malga Bocchette sul Monte Grappa e concorrente del Grande Fratello e aggiunge: “Parlo delle mie passeggiate e della vita in montagna. È iniziato un po’ per caso ma è stato un percorso che dura da anni. Ho lavorato come operaio e ora ho un progetto da realizzare, spero entro quest’anno. Per guadagnare bisogna lavorare”.

Le Alpi e la gente di montagna possono essere raccontate e “costruite” anche attraverso i social network? Montanari che non si definiscono veri “influencer” ma sono molto seguiti sui social e che rafforzano immagini consolidate oppure le distruggono. Se il presente dell’alpinista passa anche attraverso Instagram, la sfida del futuro è raccontare una montagna lontana dagli stereotipi, sviluppando una narrazione che sia benefica per i territori. Questo è il tema di “Influencer: la montagna su Instagram“, nomina di “Un’ora per acclimatarsi“nel quadro di Festival del Cinema di Trento.

Ospiti dell’evento brandizzato L’altra montagna organizzato con Le Dolomiti, Ci sarà bel tempo, Alto Rilievo-voci di montagna E Proteggi i nostri inverni erano Giselda Torresan, Carlo Budel, Valentina Ciprian e Luca Baz in dialogo con Michele Argenta con Pietro Lacasella, Sofia Farina E Luca Pianesi, direttore delle Dolomiti E L’altra montagna.

“Non esiste una ricetta per un uso positivo dei social media, non esistono schemi fissi”, afferma Ciprian. “Ci sono elementi a cui bisogna prestare attenzione tra un uso personale o per veicolare un progetto complesso e strutturato. C’è una responsabilità verso ciò che pubblichi“.

In effetti, anche i social media hanno un’incredibile capacità di farlo coinvolgere emotivamente le persone. Ci si affeziona ad un volto, si crea un legame empatico, e così le informazioni si depositano più efficacemente e spesso favoriscono il cambiamento. Perché il cambiamentoormai è risaputo, è spesso stimolato dalle emozioni.

“La cultura della montagna ha una grande storia e un secolo di attività”, spiega Baz. “Molti sono interessati a questa passione“. Un argomento affrontato è quello di preparazione quando affrontato un escursione. Funzione educativa dell’utilizzo sui social perché “la montagna non va sottovalutata. Dopo il pandemia – evidenzia Budel – molte persone salgono in quota e i numeri dei soccorsi sono aumentati”.

Alcuni chiedono se è possibile raggiungerci in auto la cima della Marmolada oppure “mi contattano – continua Torresan – se ho visto il cane che avevano smarrito”. Poi ci sono i che odiauna dinamica che viene affrontata con serenità.

IL rifugio “Deve rimanere così. Un idromassaggio o una proposta troppo sofisticata non ha senso”, commenta Budel, poi Torresan ha parlato del progetto di rilancio e ristrutturazione del rifugio, sogno dell’ex concorrente del Grande Fratello.

Poi ci sono le “strategie”, “Preferisco lasciare spazio al paesaggio che frequento e che voglio raccontare. Questa è una mia scelta spontanea”, continua Ciprian, che su media montagna ha chiarito: “Le terre alte vanno rispettate, vanno comprese e comprese perché c’è il rischio di favorire flussi che un territorio poi non riesce a gestire”.

I social media possono mantenere vive le tradizioni e portare “i giovane – le parole di Baz – mi contattano per dirmi che fanno parte di un coro o che vorrebbero entrare a far parte di questo mondo”.

Un passaggio su Tragedia della Marmolada. “Un anno particolare, senza neve in inverno e in primavera. Sono salito all’inizio di giugno e ricordo che faceva molto caldo: il ghiacciaio era brutto e ci sono state una serie di coincidenze negative”, conclude Budel.

Giselda Torresanl’influencer della Grappa, ha parlato anche del la sua esperienza al Grande Fratello ed in particolare di casting ed ingresso alla Camera.

“Il Grande Fratello – ha detto – fa casting in giro per l’Italia e guarda i social. Sono stato contattato e dopo aver chiesto il mio numero ho deciso di provare.” Non è un percorso semplice spiega Torresan. “Ho fatto il primo colloquio via Zoom e poi sono iniziati i vari casting. Dal lato della produzione c’è il cerco personaggi che sappiano lavorare in squadra, creare dinamiche perché questo è il gioco.”

Dopo un iter durato diversi mesi, è arrivata la chiamata del Grande Fratello. “Sono morto quando ho ricevuto la telefonata in cui mi dicevano ‘fai la valigia e domani verrà una macchina a prenderti’. Avrei ‘ucciso’ tutti quelli che mi dicevano di impegnarmi ai vari casting, ha partecipato tutta l’Italia e non avrebbero scelto uno come me che viene dalle montagne e parla in dialetto. Ho dovuto comprare degli indumenti adatti, 2mila euro tra vestiti e scarpe perché tutta l’Italia mi avrebbe visto. Poi mi sono lanciato, anche perché se il contratto non veniva rispettato c’era una penale da pagare. Ma la paura era tanta

In conclusione è stato toccato il tema della pista da bob di Cortina, un lavoro approfondito in “Scivolo olimpico” (edizioni People), il libro di L’altra montagna sugli sviluppi della ormai “mitica” storia della pianta (info qui).

 
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