Toti arrestato per corruzione, Matteo Cozzani, il “ventriloquo” del presidente, anche lui agli arresti domiciliari per affari con il Salone Nautico. Presidente dell’Ucina indagato

Toti arrestato per corruzione, Matteo Cozzani, il “ventriloquo” del presidente, anche lui agli arresti domiciliari per affari con il Salone Nautico. Presidente dell’Ucina indagato
Toti arrestato per corruzione, Matteo Cozzani, il “ventriloquo” del presidente, anche lui agli arresti domiciliari per affari con il Salone Nautico. Presidente dell’Ucina indagato

Sono tanti i personaggi di spicco della maxi inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari per corruzione il presidente della Regione Giovanni Toti.

Ad esempio, Matteo Cozzani, agli arresti domiciliari, ex sindaco di Portovenere e oggi potente capo di gabinetto del presidente della Regione Liguria, è soprannominato “il ventriloquo di Toti” nei corridoi del palazzo di piazza De Ferrari, sede dell’istituzione.

In quanto capolista, Toti è infatti la voce del presidente dal 2020. Quello che Toti non dice direttamente perché significherebbe abbassarsi al livello degli avversari, ci pensa Cozzani a dirlo. Ecco allora una lunga serie di comunicati che vogliono essere ironici, sprezzanti o sarcastici nei confronti di chi contesta il presidente, ma che spesso appaiono più biliosi che altro.

Adesso, però, Cozzani dovrà mettere la voce al servizio della sua persona per provare a difendersi da una raffica di accuse tanto pesanti quanto imbarazzanti.

Ci sono due filoni principali.

I favori sono tornati con il Salone Nautico

L’accusa della Procura della Spezia vedrebbe Cozzani intervenire sul presidente e sulla giunta regionale con l’obiettivo di aumentare, addirittura raddoppiare, i finanziamenti concessi al Salone Nautico 2023. In cambio di tale interesse Saverio Cecchi presidente di Ucina Confindustria Nautica e Alessandro Campagna direttore del Salone Nautico di Genova avrebbero affidato la distribuzione dei contenitori di acqua minerale durante la manifestazione al marchio Bevilà, di proprietà della società Di srl di cui Filippo Cozzani, figlio di Matteo fratello, è amministratore unico e azionista di maggioranza.

Spinelli, Cecchi, Briatore e Toti al Salone 2023

Ipotesi sulla Palmaria

L’altra accusa per Cozzani riguarda un altro presunto scambio di favori. Con Cozzani sono coinvolti i fratelli Mirko e Raffaele Paletti. Attraverso la società Palmaria Experience stanno realizzando uno degli interventi di pianificazione urbanistica immobiliare resi possibili dalla Regione Liguria e dal Comune di Portovenere con Cozzani sindaco sull’isola Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Nonostante le diffuse e dure proteste degli ambientalisti che volevano mantenere le caratteristiche selvagge e naturali dell’isola, furono consentiti i cosiddetti interventi di recupero su antichi edifici militari abbandonati. Oltre ad un nuovo stabilimento balneare che rivoluzionerà l’essenza dell’isolotto, è previsto anche un resort di lusso, il tutto con l’obiettivo ribadito dal presidente della Regione Toti di trasformare la Palmaria nella “Capri ligure”. Per Toti l’approccio alla questione ambientale rispetto al turismo si è sempre risolto in un solo modo: attirare quante più persone possibile.

L’indagine della Procura, nel caso Palmaria, però, ipotizzerebbe che il favore concesso ai costruttori sarebbe stato ripagato con soggiorni gratuiti nel Grand Hotel Portovenere, di proprietà della famiglia Paletti, offerti ad una serie di soggetti appartenenti a vario titolo o comunque amici della Regione Liguria.

 
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