Stanno per tornare “I Cesaroni”. «A novembre saremo sul set per girare la settima stagione», conferma il protagonista e capofamiglia Claudio Amendolaal pubblico del BCT, il festival del cinema e della televisione di Benevento». L’attore romano si è sbilanciato parlando con Tv Sorrisi e Canzoni e rivivendo l’esperienza conclusasi dieci anni fa. Una serie che ha lanciato talenti come Alessandra Mastronardi (che invece recentemente ha confermato che non tornerà a riprendere il suo ruolo) e che ha tenuto compagnia a milioni di famiglie italiane.
Il reboot è atteso in tv nel 2025 e genera nel suo interprete un mix di sensazioni, “emozione, curiosità e felicità”, miste a un “grande senso di responsabilità per il ritorno tanto atteso dai fan”. La narrativa Publispei si ritroverà a parlare un linguaggio nuovo per attrarre una generazione sempre più giovane e social. Anche il turismo aveva beneficiato dell’amore degli appassionati dell’epoca, tutti girovaganti per il quartiere Garbatella a Roma, dove Giulio Cesaroni (Claudio Amendola) ha una otretteria insieme ai suoi due fratelli.
Alternando toni leggeri e temi familiari profondi, in sei stagioni e 146 episodi trasmessi su Canale 5 dal 2006 al 2014, “I Cesaroni” ha toccato vari temi, dal primo amore alla genitorialità. «In questi giorni – precisa Claudio Amendola – stiamo ultimando la stesura della sceneggiatura. Poi mi dedicherò al montaggio della fiction “Il Patriarca 2” che ho da poco finito di girare. Dopodiché il primo set su cui tornerò a lavorare sarà quello de “I Cesaroni”». Il vedovo Giulio, diviso tra tre figli e il lavoro, si innamora della divorziata Lucia (Elena Sofia Ricci), che alla fine della serie si trasferisce a New York per amore dei figli. Del cast storico, che unisce due generazioni, figurano anche Max Tortora, Antonello Fassari, Matteo Branciamore e Maurizio Mattioli.
La storia, riportata al successo grazie al dialogo intergenerazionale, è disponibile su Netflix e Prime Video. La domanda che tutti si pongono è: come faranno “I Cesaroni” a raccontare questo mondo così diverso e in continua evoluzione rispetto all’ingenuità con cui ha iniziato a raccontare le differenze. A partire da quelli sotto lo stesso tetto tra il romanissimo Giulio e la milanese Lucia.
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