“Comincerò a picchiare tutti” – .

“Comincerò a picchiare tutti” – .
“Comincerò a picchiare tutti” – .

Durante il nuovo episodio di Quarta Repubblicail programma ospitato da Nicola Porro su Rete 4 lunedì 1 luglio 2024tante discussioni e pochissimo spazio al dialogo, soprattutto quando si affronta il tema dell’occupazione domestica, ma scopriamo insieme cosa è successo nel corso della serata, partendo dal commento su Joe Biden (Penso che abbia un disperato bisogno di sua moglie, è come se fosse la sua badante) fino ad arrivare al problema tecnico che si verifica durante una connessione video.

Quarta Repubblica, puntata 1 luglio: cosa è successo

La puntata inizia con un dibattito sui cambiamenti in Europa, concentrandosi sulla situazione in Francia (risultati delle elezioni e “Rivoluzione“) È su “vento di destra” nell’Ue, in particolare sulla posizione attuale del premier Giorgia Meloni: “Penso che farà prima di tutto gli interessi dell’Italia. Non credo che sia molto passionale e forse è per questo che è salita al potere per il gusto di farlo.“, comments Alessandro Sallusti. “Meloni non riesce a decidere se rompere con gli estremisti“, dice un altro ospite, mentre Veronica Gentile sostiene: “Meloni si ritrova schiacciata in una posizione di minoranza ma è costretta“.

Poi passiamo al situazione negli Stati Unitial dibattito tra Donald Trump e Joe Biden e come tutto questo inciderà sulla politica europea. Secondo i suoi sostenitori e politici, Biden non sarebbe più in grado di governare, sia per i suoi inciampi fisici e verbali, sia perché appare spesso disorientato, come accaduto durante il G7. Edward Luttwak, economista e politologo, in un collegamento video parla di “offesa morale al presidente Biden“, ricordando che “Non si è arreso quando è stato colpito da due enormi tragedie“, ma”ora ha un evidente deterioramento fisico e quelli alla Casa Bianca invece di riconoscerlo e fare la cosa giusta stanno cercando di tenerlo lì come veicolo per le loro ambizioni politiche. Non c’è alcuna possibilità che vada alle elezioni a novembre. Prima di tutti questi eventi filmati, i sondaggi professionali davano già Trump come vincitore. Questa insistenza ora nel volerlo far correre è un abuso nei confronti di una persona anziana“. Geriatrician Roberto Bernabei says: “C’è un vecchio di successo che è Trump, Mattarella, Papa Francesco e c’è un invecchiamento patologico, con disabilità. Biden è rigidoil suo viso non si muove. Ci sono segni di disturbi motori, solitamente correlati al Parkinson. Ci sono tutti i segni dell’invecchiamento senile. Penso che abbia un ha un disperato bisogno della moglie, è come se fosse la sua badante“. (Quasi) tutti gli ospiti in studio trovano Biden molto accattivante, mentre dicono che Trump ha dalla sua la forza della narrazione e del Paese stesso, insieme a “una strategia per l’America“.

Ilaria Salis e le occupazioni: tra Vannacci, Sansonetti e scontri verbali

L’attenzione si sposta su Ilaria Salis e il suo “battaglia politica” relativamente all’occupazione delle abitazioni, con Roberto Vannacci che, dopo aver visionato un video sull’argomento, dove l’Onorevole dichiara “Ciò che è giusto non è sempre legale“, Commenti: “Se sei un cittadino italiano ciò che è giusto deve essere anche legalealtrimenti si entra nel campo dell’illegalità che viene punita dalla Legge, il famoso patto sociale“. Amedeo Ciaccheri (Green Left Alliance) intervenes: “Cosa ha detto Vannacci [la maggioranza decide e la minoranza si adegua, ndr] Sembra più la dittatura del proletariato di Lenin. Questo non è il sistema democratico. Le leggi sbagliate possono essere cambiate. In relazione a quanto denunciato dall’onorevole Salis, ha notato che nella sua città c’è un problema. 12mila case popolari di competenza della Regione Lombardia rimaste vuote per anni mentre 18mila persone aspettano di averne una. Di fronte a un problema, è sempre accaduto che movimenti, sindacati e forze politiche si siano organizzati per denunciare un problema. Lo hanno fatto con metodi legali? Hanno denunciato una situazione e rispetto a questa la politica si è assunta la responsabilità di risolverla“. Rita Dalla Chiesa declares: “Penso che sia sbagliato anche solo stare qui a parlarne. Per molti anni ho parlato di case abusive, ho sentito storie, ho visto lacrime di persone che hanno trascorso tutta la vita a costruire una casa e poi è stata occupata e nessuno ha fatto niente. Salis non ha puntato i riflettori sul problema delle case, siamo venuti a sapere che aveva occupato abusivamente una casa e da allora ha tirato fuori questa cosa delle case vuote che dovrebbe essere assegnato a chi aspetta, ma lo diciamo da anni“.

Poi interviene Annamaria AddanteIl presidente dell’associazione inquilini e proprietari Ater Roma, che si occupa di legalità in questa situazione: “Dal ’92 ho visto cose, sono indicibili. Se i parenti dei grandi politici occupano le case, nessuno li caccia via, e se muoiono i parenti se le procurano con firme false e diventano proprietari di immobili. La questione delle case popolari è vergognosa perché dietro c’è un mercato nero. Finché Renzi non ha fatto la legge, hanno usato cittadini extracomunitari per occupare le case. Poi gli organizzatori di tutto questo hanno trovato un acquirente. Ora non possono più farlo e quindi occupano gli edifici pubblici. Nel 2012 mi hanno bruciato la macchina solo perché avevo detto la verità. Se vado ad occupare una casa mi ritrovo con 21 mila euro di multa, indennità di occupazione e processo, mentre loro non pagano un accidente e gli danno pure la casa“. Ciaccheri si chiede “Cosa c’entra questo con Salis?“, e l’interessato dichiara: “Lei ha organizzato queste cose! Lei faceva parte delle organizzazioni. Ho segnalato tutte le loro malefatte a Giletti e mi hanno bruciato la macchina, ma non avevo prove… Posso sospettare, ma allora… Perché Salis ha occupato due case?

Piero Sansonetti, direttore dell’Unità, pronuncia la parola “racket” e gli animi si infiammano sempre di più, con Addante che nega di averne parlato e lui che incalza: “Non so se questi reati esistano, la magistratura deve intervenire sulle case vendute, che però non hanno nulla a che vedere con Ilaria Salis”” .Legalità non significa prendere qualcosa da qualcuno che ha più diritto di te. Questo è furto!“, risponde Addante prima di sentire la replica di Sansonetti: “Vai a denunciare Salis. Perché le danno la caccia? Sai quanti parlamentari hanno una condanna definitiva? Non ha accuse pendenti in Italia, né denunce né condanne. Se mi porti la prova che ha commesso un’illegalità, ne possiamo discutere.“. Lo scontro si fa ancora più acceso quando Addante grida insistentemente: “Perché Salis ha occupato una casa? Lei ci vive, ha 90 mila euro di debiti!“.

Caos in studio

A un certo punto la conduttrice è costretta a lanciare un rapporto per contenere la situazione, e al rientro in studio Addante prova a fare una domanda ma Ciaccheri la ferma: “Come osa citare i politici?“L’interessato risponde: “Non stai bene, vorrei solo farti una domanda“. Poiché in studio regna il caos, con le persone che si parlano addosso dopo ogni intervento, tanto che seguire il dibattito è molto difficile e la signora Addante non riesce mai a concludere un pensiero in diretta, Nicola Porro si arrabbia più volte: “No, non mi interessa questa cosa. Non riesco a capire perché in questo studio non possano dire una cosa molto semplice: queste persone non appartengono a quelle case. Ha a che fare con Salis perché occupava due case! Se la rendi personale passerò ad altro, non mi interessa, non so nemmeno chi siano le persone che hai menzionato. C’è un problema qui! Perché questa signora non può parlare? [si riferisce alla Addante, ndr]. Io sono l’ospite e non sono riuscito a sentire il suo ragionamento. Vuoi lasciarla parlare?“Poi, quando Addante e Sansonetti parlano di occupare insieme per raggiungere l’obiettivo di dare le case a quelli della lista, il padrone di casa perde la calma e scandalizza gli ospiti: “Io con questo criterio Mi sto trasformando in Charles Bronson, la prossima volta che vedo qualcuno che fa un pasticcio in metropolitana o l’ordine pubblico è lì, comincerò a picchiare tutti! Occupiamoci, facciamolo, sembra un film di Big Bad Wolf!“Poi c’è stato un problema tecnico al microfono di Langone (la sua voce non arrivava in studio), con Porro che si agitava: “Sentiamolo però, possiamo mettere l’audio dalla sala di controllo? Niente, non funziona, fenomenale“). Infine, si discute del caso di Giovanni Toti e della (disastrosa) partita dell’Italia, citando in particolare il titolo dell’articolo su Libero: “Andare a scavare“.

 
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