Venerdì 10 maggio, alle ore 18, verrà inaugurata la mostra “Arte senza confini”, presso lo spazio culturale Antonio Pezzella – esperto d’arte (o come l’aveva ironicamente ribattezzata lo stesso proprietario e curatore della mostra, in un’intervista radiofonica, « gallery come palestra, dove praticare la ginnastica per la mente»). La mostra vedrà la presentazione di importanti opere di Sandro Barbieri e Nives Salvador, rinomati pittori da tempo presenti sulla scena artistica. «Sandro Barbieri e Nives Salvador condividono la stessa parola d’ordine: sperimentare sempre – afferma il critico d’arte Nicolas Molina -. Artisti
che, a differenza di quanto impone il marketing attuale, – continua Molina – sono sempre in evoluzione, con nuove idee, legate a temi attuali e nuove tecniche”. Dopo l’inaugurazione il 10 maggio, alle 18, in via Trieste a Fontane di Villorba, “Arte senza frontiere” sarà aperta ai visitatori fino al 31 maggio.
Gli artisti
Nives Salvador, originaria di Spresia ma con una carriera accademica internazionale, ci propone dipinti con combustione di plastiche, collage e altri materiali, utilizzando tecniche quasi scultoree, di temi attuali, come l’ecologia, il cambiamento climatico e i cambiamenti del nostro pianeta. In chiave contemporanea ma con uno sguardo ai grandi maestri del recente passato come Alberto Burri.
Sandro Barbieri è un artista eclettico, pittore, maestro vetraio, ceramista, inventore di oggetti e lampade che sembrano usciti da film di fantascienza. Ci propone una serie di opere che appaiono come finestre, dove lo spettatore si affaccia per scrutare un mondo e un paesaggio che cambia. Sandro Barbieri utilizza anche tecniche innovative, come carta riciclata e pigmenti vari, ma attingendo sempre a stimoli che provengono dal passato, come il veneziano Giuseppe Santomaso o in alcuni casi anche i dipinti in stile Tiepolo.
L’esposizione
Spiega il curatore Antonio Pezzella: «Qui non solo abbattiamo le frontiere della tecnologia, inventando e sperimentando nuove idee, ma non poniamo nemmeno limiti geografici, proponendo temi climatici importanti come il disgelo nelle zone artiche o il Incendi che devastarono l’ Australia. Ci sarà anche, come in una sorta di “matrioska”, una mostra nella mostra, con opere di varie epoche provenienti da altri continenti, prima tra tutte una serie di figurine precolombiane di 3mila anni fa”
