Un murale del boss Sandokan nell’immobile intitolato al poliziotto morto di Covid – .

Un murale del boss Sandokan nell’immobile intitolato al poliziotto morto di Covid – .
Un murale del boss Sandokan nell’immobile intitolato al poliziotto morto di Covid – .

C’è anche un affresco attribuibile al boss Francesco ‘Sandokan’ Schiavone nell’immobile confiscato alla camorra a Grazzanise che ora sarà intitolato a Baldassarre Nero, tenente morto a causa del Covid, medaglia d’argento al valor militare dei Carabinieri e protagonista di importanti operazioni anti-camorra.

L’affresco, secondo quanto riportato dall’Ansa, raffigurante il paesaggio circostante, sarebbe stato realizzato dal boss nella sala di mungitura, e poi firmato con la scritta “Schiavone”. Si tratta di un allevamento di bufale in zona “Selva Lunga”, sequestrato nel 2002 e confiscato nel 2008: dopo il sequestro il clan ha decimato la popolazione di bufali (oltre mille animali, anche morti di fame) e il custode ne ha trovati vivi solo pochi dozzina.

“Da oggi il nome di Baldassarre Nero cancellerà per sempre il nome di Sandokan da questo luogo e da queste terre”, ha detto il colonnello Manuel Scarso, comandante provinciale dei Carabinieri di Caserta.

Un bene confiscato che si trasforma in una fattoria didattica, un laboratorio per casari e panificatori a disposizione della sezione “Agricoltura, Agroalimentare e Agroindustria” dell’Istituto Tecnico Falco di Capua, grazie al lavoro svolto in questi anni e all’accordo che come Provincia abbiamo firmato nei giorni scorsi. Da azienda agricola camorristica a bene a disposizione della comunità, dove i nostri figli potranno formarsi e costruire il loro futuro. Non potrebbe esserci un utilizzo migliore. “A Grazzanise ha vinto lo Stato, hanno vinto le istituzioni”, ha detto il presidente della Provincia di Caserta Giorgio Magliocca.

“Colleghiamo la lotta per la legalità e il lavoro. Quando vengono sequestrati beni alla camorra non sempre si ottengono risultati tangibili, in questo caso si tratta di un’iniziativa straordinaria di formazione per i giovani e di valorizzazione dei prodotti alimentari. Un bel segnale di speranza. La Regione ha finanziato la ristrutturazione dell’immobile, siamo davvero molto contenti”, ha commentato il Presidente della Regione Vincenzo De Luca.

“Il podere confiscato alla camorra è stato restituito alla comunità ed è ora dedicato a un maresciallo dei Carabinieri che è stato un esempio di coraggio. Grazie a un milione e mezzo di fondi regionali è stato possibile far rivivere questo bene confiscato al clan Schiavone e la struttura diventerà presto un istituto tecnico ad indirizzo “Agricoltura e agroalimentare” della scuola “Falco” di Capua ”. Così il presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero che, questa mattina, era presente all’inaugurazione a Grazzanise di un bene sottratto alla famiglia dell’ex boss Francesco Schiavone “Sandokan” con il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca che ha tagliato il nastro.

“Il riuso sociale rappresenta la sconfitta della camorra – prosegue Oliviero – i passi verso la rinascita di questi luoghi, un tempo simbolo di sopraffazione, passano anche attraverso la buona amministrazione e la catena istituzionale tra territorio e Regione. La Giunta regionale della Campania, tempo fa, ha dato il via libera alla variante di progetto che prevedeva il cambio di destinazione d’uso da azienda agricola a laboratori didattici. Grazie a quella decisione, questa struttura ora accoglierà gli studenti. Il fatto che sia intitolato al maresciallo Baldassare Nero è un ulteriore sintomo del riscatto di un territorio”.

Un ringraziamento al presidente del Consiglio regionale è stato rivolto, dal palco, anche dal sindaco di Grazzanise, Enrico Petrella: “Ogni volta che convocavo il Consiglio trovavo sempre una porta aperta. La storia repubblicana si fa anche partendo da piccoli Comuni, come il nostro”. Infine, il colonnello dei Carabinieri Manuel Scarso, capo del comando provinciale dei Carabinieri di Caserta, ha parlato della forza del coraggio nella lotta alla criminalità: “Questo luogo ora non sarà più ricordato come l’azienda del boss Schiavone – ha dichiarato Scarso – ma come l’Istituto Baldassarre Nerone, un poliziotto che amava la divisa, al servizio degli altri”.

 
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