“Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine”, Andria ricorda le sue vittime Saccotelli e Lotti l’11 maggio – .

“Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine”, Andria ricorda le sue vittime Saccotelli e Lotti l’11 maggio – .
“Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine”, Andria ricorda le sue vittime Saccotelli e Lotti l’11 maggio – .

Il 24 marzo 1944, 335 italiani furono assassinati nelle cave della Pozzolana, lungo la via Ardeatina a Roma, come rappresaglia in seguito all’azione partigiana di via Rasella in cui erano morti il ​​giorno prima 33 soldati tedeschi che, dal settembre 1943, avevano occupato le città. Le vittime delle Fosse Ardeatine furono militari, resistenti, oppositori del fascismo, esponenti politici di tutti i partiti antifascisti, uomini di ogni età e fede religiosa (75 ebrei), di ogni provenienza geografica, di ogni classe sociale e di tutti i livelli di istruzione: aristocratici, borghesi, alti funzionari, ma anche e soprattutto tanta gente comune.

La maggior parte delle vittime era emigrata da diverse regioni italiane. Tra questi, 19 pugliesi inseriti nella lista delle vittime destinate alle Fosse Ardeatine, predisposta dal capo delle SS di Roma Herbert Kappler e dagli italiani Pietro Caruso, questore di Roma e Pietro Koch, capo della cosca delle stesse nome, sulla base di un denominatore comune: il dissenso esplicito nei confronti del fascismo.

Tra i pugliesi uccisi alle Fosse Ardeatine con un colpo alla nuca figurano Giuseppe Lotti, antifascista del Partito d’Azione arrestato dalla Squadra Speciale della Questura Centrale, e Vincenzo Saccotelli, antifascista del Partito d’Azione. Partito arrestato dalla banda Koch.

La strage è una delle pagine della storia più conosciute e più presenti nella memoria collettiva del Paese. Per la prima volta Mario Avagliano e Marco Palmieri con il libro “Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine” riportano alla mente le vite e le storie di tutti i martiri della strage, dai più noti a quelli sepolti nell’oblio per anni. Il loro lavoro, condotto con una meticolosa ricerca delle fonti, fornisce un agghiacciante ritratto complessivo di ciò che ha definito lo storico Alessandro Portelli “un vero e proprio spaccato geografico, politico e sociale dell’identità nazionale italiana”.

Il libro “Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine” sarà presentato, su iniziativa del Comune di Andria e dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, nella Sala Consiliare del Palazzo di Città Sabato 11 maggio 2024 alle 18:00.

Dopo i saluti dell’amministrazione comunale, del presidente provinciale dell’ANPI BAT, Antonello Rustico e della presidente dell’ANPI di Andria, Gemma De Chirico, la giornalista Nunzia Saccotelli dialogherà con Mario Avagliano, coautore del volume.

 
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