Quanti saranno alla fine? Due milioni? Forse di più. Madonna sulla spiaggia Copacabana sarà il più grande evento musicale di sempre. L’apice ideale di una carriera che quest’anno festeggia quarant’anni. Un concerto gigantesco, quello della pop star numero 1 al mondo. Entrata gratis, ma per i ricchi ci sono posti con vista privilegiata in camere vicino alla spiaggia al costo di 800 dollari. Un palco di 800 metri quadrati, una spesa complessiva di 11,7 milioni di dollari di cui 3,3 milioni per il compenso del cantante. Rio De Janeiro in fermento, con i prezzi degli alberghi vicino al mare triplicati e un fatturato complessivo di 57 milioni di dollari.
La domanda è: è davvero la pop star numero uno al mondo? O questa gigantesca dimostrazione di forza è solo l’ultima occasione per sentirti ancora al vertice del music business?
Se guardi i numeri, Il Guinness World Records l’ha eletta “artista donna di tutti i tempi”, attribuendole più di 400 milioni di dischi venduti. Prima dell’attuale Celebration Tour, aveva incassato 1,3 miliardi di dollari dai suoi concerti. Il problema, se di problema si può parlare, è la sua leadership nel mondo del pop femminile. Madonna non accetta niente di meno che un dominio incontrastato. Ha resistito per decenni alle critiche di coloro che la chiamavano “una vampira culturale”, cambiando di fatto lo schema di ciò che potrebbe essere una pop star femminile.
Ha insegnato a intere generazioni di artisti a gestire tutti gli aspetti della propria musica e a lavorare da soli. E celebrò la sessualità femminile in modo radicale, talvolta addirittura eccessivo, rivendicando una libertà di scelta e di costumi che costituirono un precedentecontribuendo a sensibilizzare milioni di ragazze e donne sopraffatte dal modello maschile.
Per ottenere questo status, però, utilizzò il suo corpo fino allo sfinimento. La sessualizzazione esasperata della sua immagine deve inevitabilmente fare i conti con il tempo. Quel corpo che l’aveva resa a suo modo immortale è stato modificato, stressato in ogni modo possibile, e a 65 anni i segni non possono restare invisibili. In occasione della cerimonia dei Grammy 2023 aveva polemizzato via social con chi gli faceva notare alcune deformazioni del suo volto, conseguenza di interventi di chirurgia estetica: “Sono foto ravvicinate con una macchina fotografica a obiettivo lungo che distorcerebbero il volto di chiunque”, ha ringhiato, aggiungendo che vive in “un mondo che rifiuta di celebrare le donne sopra i 45 anni e sente il bisogno di punirle anche se continuano ad essere volitive, laboriose e avventurose”.
Un discorso accettabile, ma quello che Madonna trasmette oggi è un rapporto complicato con il tempo. Musicalmente insegue ancora le generazioni più giovani, ingaggiando produttori di tendenza e puntando dritto alla dance più contemporanea. Ma negli ultimi anni, da allora Lady Gaga a Dua Lipa a Beyoncé al fenomeno Taylor Swift, la sua leadership femminile è in netto declino. Invece di cercare strade meno difficili, Madonna sfida le sue rivali sul piano giovanile, con risultati a dir poco controversi. Dalle vendite dei dischi all’efficacia dei suoi spettacoli, Madonna fatica, finendo per chiedere l’impossibile al suo fisico: a marzo ha confessato durante un concerto di essere quasi finita in coma a causa di un’infezione batterica, che l’ha costretta a interrompere il tour. Ha detto ai fan che aveva detto no a Dio che la chiamava, che aveva bisogno di un po’ di tempo libero per ritrovare le forze, e ha concluso confessando: “È una cosa strana sentire finalmente di non avere il controllo, e quella è stata la mia lezione… lasciare andare.” Ma si è ripreso più velocemente di prima.
Negli ultimi tempi ha fatto infuriare il pubblico dei concerti arrivando sul palco anche con due ore di ritardo (“Non devo scusarmi, sono sempre in ritardo”)ha commesso una grave gaffe chiedendo a uno spettatore perché non si alzava e non ballava senza rendersi conto di essere su una sedia a rotelle, ma lui continua a correre come se non ci fosse un domani. Il suo domani sono i milioni di persone che accorreranno a Copacabana per sentirla cantare (gratuitamente). Sarà un grande disco. L’ennesima cameriera del guardaroba che ha fatto una star. Quarant’anni fa.
