Per il suo viaggio in Europa Xi Jinping ha scelto tre Paesi da visitare, Francia, Serbia e Ungheria. Una decisione non casuale perché tutte e tre le nazioniper un motivo o per l’altro, “guardano con sospetto all’ordine mondiale degli USA nel dopoguerra”.
Lo sostiene il New York Times in un editoriale in cui sottolinea come Pechino voglia creare un proprio universo in Europa, partendo proprio da quei Paesi che potrebbero fare da “contrappeso” e con cui la Cina ritiene necessario rafforzare i propri legami economici. «In un momento di tensioni con gran parte dell’Europa – per l’abbraccio “illimitato” della Cina alla Russia nonostante la guerra in Ucraina, il suo stato di sorveglianza e le sue apparenti attività di spionaggio che hanno portato al recente arresto in Germania di quattro persone – Xi vuole dimostrare la crescente influenza della Cina nel continente e, allo stesso tempo, perseguire un riavvicinamento pragmatico», scrive il quotidiano americano.
Xi Jinping è arrivato oggi a Parigi, con la Francia «metterà alla prova il delicato equilibrio tra Cina e Stati Uniti. Le relazioni franco-cinesi “hanno stabilito per la comunità internazionale un modello di coesistenza pacifica e di cooperazione vantaggiosa per tutti tra paesi con sistemi sociali diversi”ha affermato il leader cinese in un comunicato diffuso subito dopo il suo arrivo a Parigi.
Altra questione è la Serbia, dove arriverà mercoledì, non a caso in coincidenza con il 25° anniversario del mortale bombardamento NATO dell’ambasciata cinese a Belgrado durante la guerra del Kosovo.. «Quell’errato attentato del 7 maggio 1999, per il quale la Casa Bianca ha chiesto scusa, ha ucciso tre giornalisti cinesi e ha scatenato furiose proteste attorno all’ambasciata americana a Pechino» scrive il NYT.
Il viaggio di Xi Jinping in Europa per rilanciare la sfida agli Usa
Stefano Stefanini
30 aprile 2024
«Per Xi, essere a Belgrado è un modo molto economico per chiedersi se gli Stati Uniti prendono davvero sul serio il diritto internazionale“, ha detto Janka Oertel, direttrice del programma Asia presso il Consiglio europeo per le relazioni estere di Berlino, “e cosa ne pensi se il superamento della NATO sia un problema per altri paesi?”
Usa-Cina, la domanda scomoda al presidente Biden: “Chiameresti ancora Xi-Jinping ‘dittatore’?”
Infine, l’Ungheria, un paese amico dove il suo primo ministro, Viktor Orban, ha sostenuto enormi investimenti cinesi e ha utilizzato la posizione del suo Paese come membro dell’Unione Europea per attenuare le critiche alla Cina.