«Dovrò essere nuovamente espulso dal mio Paese?» – .

«Dovrò essere nuovamente espulso dal mio Paese?» – .
«Dovrò essere nuovamente espulso dal mio Paese?» – .

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«Credo che queste derive, chiamiamole derive, emerse nell’ultima settimana in modo così clamoroso, ci siano sempre state, nascoste, non esibite, e che con l’attuale governo che si approfitta di questo grande potere della destra, non ci si possa più vergognare di niente’” La senatrice a vita Liliana Segre entra nel dibattito sull’inchiesta di Fanpage con un forte intervento, chiedendosi “se ora, alla sua età, dovrà essere cacciata dal suo Paese come già una volta”.

Un intervento che rispecchia, per intensità, quanto fatto il 14 maggio scorso nell’Aula di Palazzo Madama, intervenendo nel dibattito sulla presidenza del Consiglio e sui suoi aspetti “allarmanti” sui quali – ha detto – “non posso tacere”. In quell’occasione Segre ha anche ricordato la legge Acerbo, approvata nel 1923 da un consiglio dei ministri presieduto da Benino Mussolini, che consentiva a un partito che avesse superato il quorum del 25 per cento di avere un premio di maggioranza decisivo.

Donzelli’s response

Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo di Fdi, si assume l’onere di rispondere: «Quando la senatrice Segre riflette sul pericoloso germe dell’antisemitismo, lei è un simbolo dell’intera Nazione. Un simbolo che deve essere rispettato da tutti senza polemiche e senza strumentalizzazioni”, afferma tra l’altro gettando acqua sul fuoco delle polemiche. Polemiche che tuttavia hanno caratterizzato la giornata politica. «La destra guidata da Meloni, anche alla luce di quanto emerso dall’indagine Fanpage.it, che inviamo a tutti i Gruppi parlamentari europei, deve restare fuori dalla maggioranza in Europa. Tra l’altro è lei stessa, grazie all’alleanza con Orban, a tagliarsi fuori. Il suo alleato Salvini parla di colpo di stato, roba psichiatrica, ma dovrebbe imparare le regole della democrazia. Semplicemente i numeri che emergono dalle elezioni europee tengono fuori la destra antieuropea e negazionista del clima, contro i diritti civili e sociali che voi rappresentate”, dice il verde Angelo Bonelli.

Schlein: attacco alla libertà di stampa

«È gravissimo che il Presidente del Consiglio, anziché rispondere, affrontare e prendere provvedimenti su quanto emerge dall’inchiesta Fanpage, che rivela un grandissimo problema di antisemitismo, razzismo e apologia del fascismo, abbia colto l’occasione per un attacco molto forte alla libertà di stampa e alla libertà dei giornalisti. È come se avesse detto che sarebbe stato meglio se non fosse uscito», aggiunge la segretaria del Pd Elly Schlein. «Invece i cittadini hanno il diritto di sapere cosa sta succedendo all’interno del partito che rappresenta il Presidente del Consiglio di questo Paese. Ed è incredibile che Meloni non abbia trovato la forza di prendere le distanze e cacciare via queste persone», ha aggiunto.

Rampelli: la gioventù nazionale è un movimento sano

«Non diciamo sciocchezze. Gn è un movimento sano. Nessuno può accorgersi, se non sbirciando dal buco della serratura, di cosa sta facendo una persona in una stanza. E nessuno può essere politicamente responsabile di battute e gesti orribili fatti in privato», taglia corto il vicepresidente della Camera ed esponente di Fdi Fabio Rampelli.

 
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