l’ultima vittoria del governo – .

Boom di entrate nelle casse dello Stato senza nuove tasse: il trionfo del governo è stato certificato da Banca d’Italiasecondo cui solo nel mese di febbraio le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato risultavano pari 39,4 miliardi, in aumento del 13,2% (4,6 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2023. Dati inequivocabili che smentiscono la narrazione di sinistra secondo cui si tratta di un governo favorevole agli evasori fiscali.

L’aumento delle entrate è dovuto al fatto che il Pil, su base ciclica, è cresciuto più che negli altri anni. A ciò si aggiunge anche un certo rigore nei controlli e nell’atteggiamento del governo. Si tratta in ogni caso di dati importanti per i mercati, per l’Europa e anche per il Ministero dell’Economia, chiamato a fare previsioni a medio termine sull’andamento dell’economia dopo l’approvazione del Def. Per quanto riguarda i primi due mesi di quest’anno, invece, Bankitalia stima che le entrate fiscali siano state pari 85,9 miliardi, in aumento dell’8,7% (6,9 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Meno buoni, invece, i dati sul debito della Pubblica Amministrazione, che a febbraio è aumentato di 22,9 miliardi rispetto al mese precedente, pari a 2.872,4 miliardi. Un aumento dovuto sia al fabbisogno (14,1 miliardi) sia all’aumento delle liquidità del Tesoro (8,6 miliardi, a 42,8); ma anche all’effetto complessivo di sconti e premi su emissioni e rimborsi, sulla rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e sulla variazione dei tassi di cambio (0,3 miliardi).

Grande soddisfazione da Fratelli d’Italia. “È la conferma di come la strategia attuata dal governo Meloni sia vincente sotto un duplice punto di vista – ha commentato alla Camera il capogruppo FdI Tommaso Foti -. Da un lato, infatti, è l’effetto di un’economia in ripresa e dall’altro, allo stesso tempo, di un nuovo atteggiamento del contribuente nei confronti delle tasse. Il governo Meloni ha ritenuto subito fondamentale cambiare la percezione della tassazione da parte dei contribuenti, nella convinzione che essa non può e non deve essere vista come un nemico pronto a punirti se sbagli ma come un soggetto con cui puoi avere un rapporto basato sulla una “leale collaborazione”. Come sempre, i dati arrivano a smentire i detrattori che ci hanno accusato di essere amici degli evasori fiscali. I frutti della buona politica stanno arrivando e siamo ancora solo all’inizio”.