In America i consumi lievitano, insieme agli asini, mentre nel resto del mondo crollano, Europa, Cina e Giappone in primis.
In Cina i consumi continuano a diminuire.
Calano i ricavi…
Anche la produzione industriale sta tornando sui suoi passi, e siamo in un regime comunista che dovrebbe “aggiustare” i dati, come in America.
Sì, certo, in America nessun regime, tutto sotto il sole.
Il tutto mentre le vendite immobiliari continuano a crollare…
Sono andato a prendere i grafici sul sito ufficiale, prima che qualcuno mi scriva che mi sto inventando qualcosa.
Per l’Europa vi risparmio il dolore, il consumo in caduta libera.
Ovviamente in America, anche se inaspettatamente, poiché nessun analista aveva previsto un simile exploit, tranne l’amministrazione Biden, i consumi sono in forte aumento…
E insieme ai consumi volano ovunque gli aumenti delle tariffe, si scommette già sul 10 o 15% nei prossimi anni.|
Investing.com — Morgan Stanley ha abbandonato le richieste di taglio dei tassi di interesse a giugno e ora vede la Federal Reserve impegnarsi a tre tagli all’anno, dopo che i recenti dati su inflazione e crescita hanno offuscato le prospettive per i tassi.
Deve essere difficile, essere un analista in un branco, che inghiotte qualsiasi dato, senza alcun senso critico. Basta fare e dire quello che fanno tutti.
Ebbene, se la Fed non taglia e la BCE è costretta a farlo, l’euro scomparirà come neve al sole.
A proposito, non scrive più nessuno che il dollaro è destinato a crollare?
E l’oro? Ieri tutti scrivevano che ora crollerà, proprio perché dopo il nuovo record storico, c’è stata una piccola cancellazione.
Ma calma, troppa frenesia, troppa ansia, la verità è figlia del tempo!
E il Dipartimento del Biden Light Institute, visti i sondaggi, ha rivisto al rialzo anche il dato di febbraio al +0,9% dal +0,6% sui consumi.
Ovviamente il gioco è sempre lo stesso, i dati di vendita vengono adeguati alle differenze stagionali, festive e di giorni lavorativi, ma non alle variazioni dei prezzi.
Le stime destagionalizzate equivalgono alle stime non corrette divise per i corrispondenti fattori stagionali.
Ma pensaci!
Storicamente i mesi in cui i consumi sono più bassi sono febbraio e marzo, dalla fine dell’estate fino a ottobre e questi fanno registrare il record nei mesi di febbraio e marzo.
La stagionalità è empiricamente e storicamente INATTACCABILE!
Nella stagione di maggior consumo, tra le feste di Natale, le sagre del tacchino e Halloween, i consumi crollano.
Ma per miracolo risorgono nella stagione morta.
Naturalmente, sono gonfiati dai prezzi dell’energia, dall’aumento del prezzo del petrolio.
Ma sei così stupido come il mercato da credere che questi dati siano reali?
In termini reali (al netto dell’inflazione). le vendite sono aumentate dello 0,3% a marzo e dello 0,5% a febbraio, dopo essere scese dell’1,2% a gennaio.
Miracolo!
Per carità, forse mi sbaglio, ma non ditemi che sono i mercati azionari a sostenere i consumi.
Utilizziamo le medie di pollo Trilussa.
Secondo Galup, il 61% degli americani possiede azioni, ma oltre il 54% è nelle mani di qualche uomo ricco, che rappresenta l’1%.
Il 50% della classe media e dei più poveri hanno solo lo 0,6% delle azioni nel proprio portafoglio.
Lascerò le medie dei polli ai polli.
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