Stellantis, approvato l’aumento di stipendio per Tavares ed Elkann. La rabbia dei sindacati – .

Gli azionisti di Stellantis hanno approvato con il 70,2% dei voti il ​​maxi stipendio del management, compreso quello dell’amministratore delegato Carlos Tavares. I voti contrari sono stati quindi pari a quasi il 30%. Nel 2023 l’ad di Stellantis ha guadagnato 13,5 milioni di euro, 1,4 milioni in meno rispetto all’anno precedente, ma ha ricevuto anche un bonus di 10 milioni di euro. Si tratta di incentivi legati al raggiungimento degli obiettivi del gruppo e alla trasformazione di Stellantis in un’azienda di mobilità tecnologica sostenibile. Complessivamente, quindi, la remunerazione del manager è di 23,5 milioni di euro contro i 14,9 del 2022, con un incremento di oltre il 55%. Elkann ne ha ricevuti, però, 4,8 milioni, uno in meno rispetto al 2022: uno stipendio base di 924.404, tang benefit per 684.230 euro e 3,2 milioni di incentivi variabili.

Stop alla produzione a Mirafiori per 2mila lavoratori

Gli azionisti di Stellantis hanno approvato i maxi stipendi dei dirigenti nello stesso giorno in cui l’azienda ha annunciato lo stop totale per due settimane alla produzione a Mirafiori per oltre 2mila lavoratori delle linee 500 elettriche e Maserati. E nel giorno in cui Dongfeng Motor Group, uno dei principali gruppi automobilistici cinesi, ha annunciato a Milano che sta conducendo i primi colloqui con il governo per produrre più di 100mila auto in Italia. Qian Xie, responsabile delle attività europee del gruppo che detiene ancora una quota dell’1,5% in Stellantis, spiega che la presenza in Italia consentirebbe “una migliore distribuzione in tutti gli altri Paesi dell’area”. “Possiamo essere orgogliosi di ciò che abbiamo realizzato dalla nascita di Stellantis appena tre anni fa, c’è sempre altro da fare. E abbiamo la passione, la mentalità e l’energia positiva per fare ancora meglio per la società in cui operiamo” ha affermato il presidente John Elkann durante l’incontro, riunitosi ad Amsterdam e trasmesso in streaming sul sito web dell’azienda. Mentre il ministro Adolfo Urso ha ribadito il suo giudizio positivo sulla decisione di Stellantis di cambiare il nome della nuova Alfa Romeo Milano in Junior: “Segno di piena collaborazione tra l’azienda e l’Italia”.

Sindacati sul piede di guerra

Nel 2022, il compenso di Tavares suscitò le ire del presidente Emmanuel Macron, che definì “scioccante ed eccessivo” l’importo “astronomico” del suo stipendio. Stellantis sottolinea invece che queste tariffe sono in linea con quelle delle multinazionali. Adesso i sindacati italiani sono sul piede di guerra anche per la coincidenza con i nuovi licenziamenti a Mirafiori. “La priorità sono gli investimenti nelle fabbriche, non i risarcimenti. Così si pratica anche la responsabilità sociale nei confronti dei lavoratori e del Paese”, commenta il segretario generale della FIM, Ferdinando Uliano. «Lo stipendio annuo di Carlos Tavares vale lo stipendio di mille lavoratori di Mirafiori. È sempre più urgente l’incontro a Palazzo Chigi con il premier Meloni e Tavares», afferma Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile del settore mobilità. “Utili e stipendi dovrebbero servire per produrre più automobili in Italia” osserva Giorgio Airaudo, segretario generale della Cgil Piemonte.

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Tavares: “La concorrenza cinese sarà una minaccia per Stellantis”