Asta Btp a breve termine legata all’inflazione europea fino a 5 miliardi di euro – .

Asta Btp a breve termine legata all’inflazione europea fino a 5 miliardi di euro – .
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Mentre il mercato attende di conoscere le condizioni alle quali verrà emesso il nuovo BTp Valore Maggio 2030, il Tesoro procede speditamente con le aste ordinarie. La prossima per scadenze di medio-lungo periodo si terrà martedì 23 aprile e avrà come oggetto BTp a breve termine e altro obbligazioni legate all’inflazione europea. Il valore nominale offerto sarà compreso tra un minimo di 4 e un massimo di 5 miliardi di euro. Nel dettaglio, i titoli in piazzamento saranno tre.

Btp breve termine, ecco le caratteristiche

Abbiamo, innanzitutto, il BTp a breve termine con scadenza 28 gennaio 2026 e cedola 3,20% (ISIN: IT0005584302) per una quinta tranche compresa tra 2 e 2,5 miliardi.

Questo titolo ha attualmente un prezzo appena sotto la pari e offre un rendimento del 3,42%. Come molti di voi già sapranno, si tratta di un titolo del Tesoro del tutto ordinario in termini di funzionamento. Anche se il nome curioso potrebbe far pensare il contrario, paga cedole fisse ogni sei mesi e il capitale verrà interamente rimborsato alla data di scadenza. Il nome è dovuto al fatto che si tratta di un titolo che sostituisce il vecchio Ctz sulla parte di curva che va dai 18 ai 30 mesi alla prima emissione. Ad oggi il Btp a breve termine messo in asta martedì prossimo ha una durata residua di poco più di 21 mesi.

Poiché l’emissione della prima tranche è avvenuta il 27 febbraio e lo stacco della prima cedola avverrà il 28 luglio, l’obbligazionista riceverà un “coupon breve” pari all’1,3362664% del capitale nominale. La tariffa lorda corrisponde ad un periodo di fruizione di 152 su un semestre teorico di 182 giorni. Quindi 13,36 euro per ogni 1.000 euro di investimento nominale. Al netto della ritenuta d’acconto, 11,69 euro.

BTp€ia 5 anni

E oltre ai BTp a breve termine ci saranno i due BTp legati all’inflazione europea (BTp€i). Per essere più precisi si riferiscono aIndice Eurostat armonizzato per i prezzi al consumo e al netto della componente tabacco (IPCA) per le venti economie dell’Area Euro.

Dalla tredicesima tranche del fondo arriveranno tra 1 e 1,25 miliardi BTp€i 15 maggio 2029 e cedola reale garantita pari al 1,50% (ISIN: IT0005543803). Questo titolo sul mercato secondario è stato scambiato alla chiusura della seduta di ieri a 100,61, offrendo un rendimento reale dell’1,37%. Si confronta con il 3,40% offerto dai Buoni del Tesoro con cedola fissa e scadenza simile. Pertanto, il mercato sconta un’inflazione Eurostat in media del 2% per i prossimi cinque anni. In linea con l’obiettivo della Banca Centrale Europea.

Nuovo BTp€ia 10 anni

Infine il secondo dei due BTp legati all’inflazione europea: il BTp€i 15 maggio 2036 con cedola reale 1,80% (ISIN: IT0005588881). La seconda tranche sarà versata per 1-1,25 miliardi. In questo caso, ieri il titolo è stato quotato intorno ai 99 centesimi, per un rendimento reale lordo alla scadenza dell’1,90%, poco più del 2% in meno rispetto al rendimento offerto dai titoli ordinari del Tesoro con scadenza simile.

In altre parole, questi ultimi due BTp legati all’inflazione europea proteggono dalla perdita di potere d’acquisto mediamente sperimentata nell’unione monetaria nel medio-lungo termine. Sono molto interessanti per coloro che credono che l’inflazione effettiva sarà superiore a quella che i prezzi attualmente implicano. Al di sopra del 2% o poco più, l’acquisto avverrebbe “a sconto”, ovvero l’investitore otterrebbe un rendimento più elevato di quanto suggeriscono oggi i prezzi di mercato.

BTp a breve termine e legati all’inflazione europea, attenzione ai rischi

I BTp a breve termine e i BTp legati all’inflazione europea consentiranno ai risparmiatori italiani di investire su due diversi tratti della curva: breve attraverso il primo bond e medio-lungo con il secondo e il terzo. Gli ultimi due offrono anche la possibilità di sfruttare a proprio vantaggio eventuali aumenti imprevisti dei prezzi al consumo.

Chiaramente, esiste il rischio opposto che l’inflazione europea risulti inferiore alle attese e, quindi, che i titoli diano rendimenti inferiori a quelli che offrirebbero oggi i titoli del Tesoro con cedola fissa. Infine, attenzione al meccanismo apprezzamento del capitale in un’unica soluzione alla scadenza.

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Tag: Breve termine BTp asta linked europeo inflazione miliardi euro

 
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