L’economia si riprende ad aprile ma aumenta la pressione sui prezzi Da Investing.com – .

Investing.com – Dai dati provvisori dell’ultimo sondaggio PMI di S&P, uno dei principali indicatori della salute economica dei paesi, emerge che ad aprile l’attività economica nell’Eurozona ha registrato la crescita più rapida in quasi un anno.

L’indice flash Hcob PMI della produzione composita nei paesi con l’euro è salito a 51,4 questo mese da 50,3 di marzo. Il dato supera le aspettative degli analisti che prevedevano un PMI composito di 50,8. Il dato è la sintesi della crescita superiore alle attese del settore terziario, il cui indice Pmi ha toccato quota 52,9 (51,8 il consenso) e del calo del Pmi manifatturiero, che ha invece deluso gli analisti scendendo a 45,6 da 46,1 di marzo.

Nel complesso, dopo nove mesi di calo continuo durati fino allo scorso febbraio, l’ultimo valore segnala il secondo mese consecutivo di aumento della produzione nell’Eurozona. Un dato che segnala la progressiva uscita della regione dalla recente contrazione, nonostante l’espansione sia stata modesta e con performance settoriali divergenti.

Inoltre, l’espansione del PMI composito nel mese di aprile è stata la più forte dal maggio dello scorso anno, anche se ha indicato solo valori modesti e significativamente inferiori al ritmo osservato nell’aprile dello scorso anno.

Allo stesso tempo, la crescita dell’occupazione ha accelerato poiché la fiducia è rimasta elevata rispetto alla media recente.

Una forte crescita è stata nuovamente osservata soprattutto nelle nazioni al di fuori di Francia e Germania, con quest’ultima che è tornata a crescere in aprile mentre la Francia si è avvicinata alla stabilizzazione.

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La pressione sui prezzi aumenta

Nell’area dell’euro, tuttavia, in linea con i miglioramenti nella produzione e nell’occupazione, è aumentata anche la pressione sui prezzi, spesso collegata ad aumenti salariali. I prezzi medi di acquisto e di vendita sono cresciuti entrambi a ritmi più rapidi, indicando una pressione sui prezzi particolarmente elevata nel settore terziario.

“L’eurozona ha iniziato il secondo trimestre con buoni risultati”, ha commentato Cyrus de la Rubia, capo economista della Hamburg Commercial Bank. “La nostra attuale previsione trimestrale del PIL dello 0,3% rimane invariata rispetto a quella osservata nel primo trimestre. Diversi fattori dimostrano che la ripresa del settore privato, che domina l’intera economia, è destinata a durare a lungo”, ha aggiunto.

Bce verso il taglio a giugno

“I dati PMI – conclude de la Rubia – sono pronti a testare la volontà della Bce di tagliare i tassi di interesse a giugno. Sono sotto osservazione gli aumenti più rapidi dei prezzi di acquisto, causati probabilmente non solo dal rialzo del prezzo del petrolio ma anche e soprattutto dal maggior costo dei salari. Allo stesso tempo, le società di servizi hanno aumentato i prezzi a un ritmo più rapido rispetto a marzo, alimentando le aspettative di un’inflazione persistente nel settore. Ciononostante ci aspettiamo che la BCE tagli i tassi d’interesse a giugno, ma dubitiamo, come suggerito da Villeroy de Galhau della BCE, che ciò avvenga rapidamente. Ci aspettiamo invece un approccio più cauto”.

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