Avere la targa GT sulla propria auto è un sogno impossibile per molti – .

Avere la targa GT sulla propria auto è un sogno impossibile per molti – .
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Ogni appassionato di auto si scalda alla presenza di un acronimo in particolare: GT, acronimo di Gran Turismo. Queste due piccole lettere hanno caratterizzato alcune delle creazioni più sportive ed emozionanti della storia, e gli esempi sono moltissimi. Là FordGT che ha vinto Le Mans, il Porsche911GT3 che rappresenta la massima espressione della supercar da pista, ovvero la più recente Mercedes-AMG GT. Queste erano solo alcune delle vetture che possono portare il nome GT. In Italia non è possibile, come in altre parti del mondo, personalizzare la targa che segue invece l’ordine alfabetico. Questa soluzione è stata inaugurata nel 1994 e dopo trent’anni siamo arrivati ​​al momento fatidico, quello “GT“.

Targa per pochi fortunati

La questione della disponibilità delle targhe che iniziano con GT ha un epilogo piuttosto amaro per tutti i fan che lo desideravano così ardentemente. In effetti, con just 484.000 targhe disponibili, considerando l’attuale ritmo di vendita di auto di nuova immatricolazione in Italia, la stima suggerisce che queste potrebbero essere esaurite in circa 4 mesi. Il primo mese in cui sono state immatricolate le vetture con targa GT è stato marzo, e già in questo mese di aprile si vedono circolare targhe GV, non potendo utilizzare la sequenza GU. Pertanto, solo pochi eletti potranno vantarsi pubblicamente della targa GT.

Personalizzazione delle targhe

Nel 2010 una riforma del Codice della Strada ha aperto la porta alla possibilità di farne richiesta una determinata combinazione alfanumerica per le nuove targhe dei veicoli immatricolati. Così recita l’articolo 100 comma 8: “Ferma restando la sequenza alfanumerica stabilita dal regolamento, il titolare della carta di circolazione può richiedere, per le targhe di cui ai commi 1 e 2, i costi stabiliti con il decreto di cui all’articolo 101, comma 1, e con le modalità stabilito dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri, una specifica combinazione alfanumerica“.

Tuttavia, a causa delle carenze del decreto attuativo, tutto è ancora incerto e non confermato. Anche se un’auto con la sigla GT può avere un certo appeal tra gli appassionati, sul mercato dell’usato Non vi è alcuna garanzia di aumento di valore. L’associazione delle lettere non incide sul prezzo di vendita, a meno che non si tratti di casi particolari. A Dubai, ad esempio, le targhe sono associate alla persona piuttosto che al veicolo e possono fruttare cifre stratosferiche alle aste. Ma non è il nostro caso.

Targhe storiche

Intanto in Italia è uscito il decreto di approvazione del emissione targhe storiche per tutti quei veicoli del passato che in questo modo non dovranno più fare i conti con le (orribili) targhe moderne. Le mitiche targhe nere, con la Provincia in primis, potranno tornare ad equipaggiare le vetture ultratrentenni, per la gioia di appassionati e collezionisti. In questo caso, il valore di un’auto con targa del passato potrebbe costare un po’ di più, a parità di equipaggiamento, età e condizioni, di un altro con targa moderna. Questa manovra approvata nel corso del 2024 ha dato una grande spinta e una grossa mano a tutto il mondo del collezionismo, che bramava l’idea di poter finalmente applicare la targa storica al proprio modello.

 
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