Polestar 5 è stato caricato da – .

Molte volte si è parlato di rivoluzione nel campo delle batterie per autoveicoli, più o meno a ragione, ma in questo caso siamo potenzialmente di fronte ad una vera e propria svolta. Come annunciato lo scorso novembre, Polestar e la startup StoreDot hanno portato a termine l’operazione il primo esperimento di ricarica “estremamente” veloce su un prototipo Polestar 5la berlina coupé elettrica che debutterà il prossimo anno, dimostrando la capacità di caricare il pacco batterie da 77 kWh dal 10 all’80% in soli 10 minuti.

La tecnologia è di StoreDot Secondo quanto comunicato dalle due aziende, la ricarica è stata effettuata su un prototipo di Polestar 5 completo e guidabile, e costituisce la prima dimostrazione in assoluto della tecnologia XFC su un’auto reale, rispetto ai test effettuati finora sulle cellule in laboratorio. Un video del test è disponibile a questo indirizzo.

Al di là del dato sulla velocità di ricarica, già di per sé significativo, un aspetto molto interessante, secondo quanto comunicato da Polestar e StoreDot, è la curva di potenza ottenuta durante il processo: la potenza di ricarica infatti partiva da 310 kW con un livello di carica del 10%, arrivando fino a 370 kW con la batteria all’80%. Chi ha esperienza nella ricarica di veicoli elettrici sa che la potenza solitamente diminuisce notevolmente all’aumentare del livello di carica della batteria. Qui siamo di fronte ad una tendenza opposta. StoreDot ha sviluppato nuovi moduli caratterizzati da una struttura in grado di garantire la dissipazione del calore e allo stesso tempo offrire una riduzione del peso del pacco batterie. Il surriscaldamento delle celle, così come del cablaggio, rappresenta il principale limite al mantenimento di potenze così elevate durante l’intero processo di ricarica.

Si prevede però un rallentamento della ricarica, o meglio una riduzione della potenza, che caricherà ulteriormente la batteria, a causa del raggiungimento della massima tensione di esercizio da parte delle celle della batteria. Ma in 10 minuti, scrive Polestar, la tecnologia permette di aggiungere fino a 320 km di autonomia a un’auto.

Grazie a questa nuova tecnologia, nei viaggi più lunghi, quando gli automobilisti si fermano, potranno dedicare meno tempo alla ricarica e rimettersi in strada più velocemente di prima. Infatti, il tempo di permanenza sarà più simile a quello che si sperimenta oggi con un’auto a benzina” ha affermato Thomas Ingenlath, CEO di Polestar.

Polestar non ha ancora confermato se la versione di produzione della Polestar 5 includerà la tecnologia StoreDot al momento del lancio. Al Polestar Day dello scorso novembre, il CEO di StoreDot Doron Myersdorf ci ha spiegato come la tecnologia proprietaria dell’anodo possa potenzialmente essere combinata con qualsiasi tipo di chimica catodica, ma considerando i costi iniziali verrà implementata principalmente nelle batterie di tipo NMC, già costose di quelle LFP .

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Le batterie StoreDot mantengono più dell’80% della capacità dopo 2.000 cicli di ricarica superveloci

 
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