Stellantis assume ingegneri “low cost” in India, Marocco e Brasile: l’indiscrezione di Bloomberg – .

Stellantis assume ingegneri “low cost” in India, Marocco e Brasile: l’indiscrezione di Bloomberg – .
Stellantis assume ingegneri “low cost” in India, Marocco e Brasile: l’indiscrezione di Bloomberg – .

Stellantis inizierà ad assumere ingegneri nei paesi in cui i salari sono più bassi, come Marocco, India e Brasile, per risparmiare denaro. Lo rivela Bloomberg, che riferisce come il gruppo automobilistico punti ad assumere circa due terzi dei suoi ingegneri in tutto il mondo con costi intorno ai 50mila euro l’anno per dipendente, rispetto a cinque volte la somma che pagherebbe a Parigi o Detroit .

La strategia di assunzione di Stellantis

Secondo il canale finanziario statunitense, infatti, Stellantis sta cercando di ridurre i costi del personale per far fronte al rallentamento della domanda di veicoli elettrici e alla concorrenza sui prezzi nel mercato dei veicoli a batteria, per rendere più accessibile il costo delle auto a zero emissioni. consumatori. Un ingegnere francese o statunitense ha un compenso equivalente a 150-200mila dollari l’annomentre lo stipendio di un collega brasiliano o indiano arriverebbe al massimo al 20-30% dello stipendio delle stesse figure nei Paesi occidentali.

Dalle rivelazioni riportate da Bloomberg, Stellantis non sarebbe l’unico gruppo automobilistico ad aver deciso di assumere ingegneri “low cost”, ma sarebbe il costruttore più “aggressivo” nel portare avanti questa strategia di reclutamento.

I media statunitensi citano, ad esempio, Tesla e Volkswagen, che tagliano posti di lavoro e spostano la produzione in località più economiche, Renault, che ha tagliato 1.500 ingegneri in Francia e creato hub in Romania, Brasile e Corea del Sud e anche BMW che assume in India .

Numeri di produzione di Stellantis

Mentre Bloomberg riporta la campagna di reclutamento, la produzione di aprile di Stellantis, sulla base dell’elaborazione Dataforce, ha registrato oltre 6.360 veicoli commerciali immatricolati, chiudendo il primo trimestre 2024 con oltre 30mila veicoli vendutipari ad una quota del 41,3%.

Nello specifico, Fiat Professional è il marchio leader di mercato nel quadrimestre con oltre 18.250 immatricolazioni pari ad una quota del 25,1% e Ducato è il veicolo commerciale più venduto con oltre 7.500 immatricolazioni. Nello stesso segmento dei Large Van, considerando anche Peugeot Boxer, Citroën Jumper e Opel Movano, tutti veicoli prodotti ad Atessa (Chieti), la quota di mercato di Stellantis è pari al 39,2%.

Tra i marchi Stellantis, bene anche Citroën, Peugeot e Opel, che registrano nei primi quattro mesi dell’anno quote di mercato rispettivamente del 5,6%, 5,1% e 4%.

“Nel corso del primo trimestre – ha spiegato Gianluca Zampese, direttore della Business Unit Veicoli Commerciali di Stellantis in Italia – abbiamo consolidato la nostra leadership nel mercato italiano dei veicoli commerciali e sono ottimista per il resto dell’anno grazie al rinnovamento di tutta la gamma dei furgoni Stellantis disponibili attraverso la nostra capillare rete di vendita e assistenza. L’arrivo di nuovi prodotti 100% elettrici di seconda generazione e di un portafoglio di nuovi servizi connessi ci permetterà di essere sempre in prima linea nel fornire le migliori soluzioni alle esigenze dei nostri clienti”.

 
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