ricavi a 26,04 miliardi di dollari nel primo trimestre (+262%). Stime per il secondo oltre le aspettative – .

ricavi a 26,04 miliardi di dollari nel primo trimestre (+262%). Stime per il secondo oltre le aspettative – .
ricavi a 26,04 miliardi di dollari nel primo trimestre (+262%). Stime per il secondo oltre le aspettative – .

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Alla fine sono arrivati. I tanto attesi dati Nvidia sono stati pubblicati e il mercato li ha accolti favorevolmente (le azioni sono in rialzo nel mercato dell’erba). Ebbene: la stella dell’Intelligenza Artificiale, nel primo trimestre 2024-’25, ha riportato ricavi per 26,04 miliardi di dollari (24 miliardi +/- 2% la stima del gruppo per il trimestre appena concluso). Si tratta di un valore superiore alle previsioni di consenso e in crescita del 262% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+18% su base sequenziale). Il margine lordo GAAP è stato del 78,4% (76,3% previsto su dati GAAP e 77% su dati non GAAP). Cresce infine l’utile netto a 14,8 miliardi di dollari (+628% rispetto a 12 mesi prima). Anche questo numero è superiore a quanto previsto dagli analisti.

Esperti che però aspettavano tutti di vedere quali fossero le prospettive per il secondo trimestre. Nvidia, ancora una volta, non ha deluso. Il gruppo, per il secondo trimestre 2024-’25, prevede ricavi per 28,0 miliardi (+/- 2%). Valore migliore del previsto.

Il salto nei fondamentali

Insomma, per quanto riguarda i fondamentali, la marcia di Nvidia continua. Questa, nonostante l’azienda sia in attivo già da tempo, ha subito un vero e proprio balzo in avanti tra il 2022-’23 e il 2023-’24. Nell’intero ultimo anno fiscale il fatturato è stato di 60,922 miliardi di dollari, con un aumento del 126% rispetto a 12 mesi prima. L’utile netto, dal canto suo, è passato da 4,368 miliardi (anno fiscale 2022-23) a 29,760 miliardi di dollari. Poi, nell’ultimo trimestre – sempre 2023-’24 – i ricavi sono aumentati del 265% rispetto allo stesso periodo del 2022-’23. Il margine operativo, invece, è balzato del 983%.

Una storia che viene da lontano

Inutile dire che l’intelligenza artificiale, soprattutto quella generativa, è stata il carburante che ha contribuito a far crescere i numeri dell’azienda. Un gruppo che, è bene ricordarlo, deve la sua fortuna all’aver proposto, nel lontano 1999, la cosiddetta Graphics Processing Unit (GPU). Vale a dire: un processore composto da tanti core (core operativi del chip) più piccoli e specializzati di quelli, ad esempio, di una CPU (il tradizionale cervello del computer).

La GPU inizialmente, vantando prestazioni elevatissime sulla scia della stessa elaborazione parallela, è diventata una tecnologia leader nella computer grafica: dal cosiddetto rendering al mondo dei videogiochi. Poi, anche grazie alla programmazione Cuda – un linguaggio di programmazione che sfrutta l’altissima parallelizzazione delle schede video – la GPU è gradualmente penetrata anche in altri settori. Si tratta di una tecnologia in grado di supportare carichi di lavoro maggiori con velocità più elevate ed elevati risparmi energetici. Un mix di condizioni che, alla fine, ha consentito a processori simili di posizionarsi al “centro” (oltre a settori come quello dei computer ad alte prestazioni) del mondo dell’Intelligenza Artificiale (Ai).

 
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