a Modena oltre 200 segnalazioni, dalle case automobilistiche tutto tace – .

a Modena oltre 200 segnalazioni, dalle case automobilistiche tutto tace – .
a Modena oltre 200 segnalazioni, dalle case automobilistiche tutto tace – .

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“Sono passate due settimane da quando abbiamo chiesto alle case automobilistiche coinvolte nel caso degli airbag difettosi (prodotti dall’azienda Takata) un incontro urgente per affrontare le numerose criticità e disagi di cui sono vittime i cittadini. Nel frattempo siamo stati letteralmente inondati di segnalazioni degli utenti coinvolti, che riguardano ormai numerose case automobilistiche, tra cui, oltre alle già citate Citroën e DS Automobiles, Volkswagen, Nissan, Seat, Skoda e Audi. In questo senso sarebbe utile che il Ministero dei Trasporti pubblicasse tutti i modelli di auto coinvolti nell’apposito registro dei richiami; onestamente non possiamo spiegare perché non è stato ancora fatto! Abbiamo rivolto oggi un invito formale al Ministro a provvedere alla pubblicazione, invitandolo inoltre a promuovere le istanze dei tanti consumatori coinvolti nei confronti delle aziende che hanno attivato le campagne di richiamo, per garantire ai cittadini la migliore tutela e sollievo dai disagi e il danno che stanno subendo”.

È quanto dichiara Federconsumatori a proposito delle decine di segnalazioni che, giorno dopo giorno, vedono crescere il numero delle aziende automobilistiche coinvolte.

A Modena si sono rivolti all’associazione consumatori modenesi oltre 200 clienti, per lo più con auto Citroen. Tra questi, un centinaio hanno deciso di contestare Citroen per non aver tutelato i propri clienti.

Airbag difettoso, Citroën e DS richiamate in officina. Ma non ci sono pezzi di ricambio

“L’impreparazione di Citroen – dichiara Marzio Govoni – è enorme in questa fase, con improbabili e diversificate comunicazioni ai clienti su tempi e modalità dell’intervento. A molti è stato proposto l’acquisto di un’auto nuova, con uno sconto che in molti casi però non si discosta molto da quelli normali praticati sui prezzi di listino. Ai nostri centralini arrivano casi di clienti esasperati, che non possono smettere di usare l’auto, né permettersi di noleggiare un’auto diversa fai da te, soprattutto se attuata con modalità che aumenterebbero i rischi per gli automobilisti, sia in termini sanitari che economici”.

Fa poi eco la comunicazione della sezione nazionale di Federconsumatoi: “I cittadini, esasperati dall’attesa e dall’impossibilità di utilizzare la propria auto, chiedono a gran voce di ottenere il riconoscimento dei loro diritti, per questo abbiamo chiesto alle aziende di provvedere, in attesa la sostituzione del pezzo, la fornitura di un’auto sostitutiva o il rimborso del noleggio di un’auto. È del tutto impensabile che i cittadini coinvolti aggiungano al disagio di non poter utilizzare la propria automobile, anche l’onere di procurarsene e pagarne un’altra”.

“Per questo – continua Federconsumatori – invitiamo tutti i cittadini interessati a rivolgersi ai nostri uffici e, comunque, a conservare tutti i possibili documenti giustificativi delle spese sostenute per sopperire al mancato utilizzo della propria auto: ricevute di taxi, ricevute di noleggio auto , car sharing o abbonamento ai trasporti pubblici.

Inoltre, è necessario ed urgente risolvere la questione relativa alla circolazione dei veicoli coinvolti: se, con la lettera di diffida, la casa automobilistica invita gli utenti a sospendere immediatamente la guida del veicolo, non può poi esigere che, a bordo del predetto veicolo , l’automobilista si reca presso l’autofficina autorizzata. È una contraddizione evidente, evidente, che suona quasi come una presa in giro per i cittadini coinvolti. Per questo motivo sarebbe dovere delle case automobilistiche ritirare il veicolo con un carro attrezzi per provvedere al trasporto presso le officine autorizzate”.

“In attesa delle risposte delle aziende, che non mancheremo di sollecitare, stiamo studiando ogni iniziativa, anche legale, utile a tutelare i diritti dei cittadini coinvolti in questa vicenda”.

 
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