Addio al Motor Show di Ginevra, era uno degli eventi più attesi – .

Addio al Motor Show di Ginevra, era uno degli eventi più attesi – .
Addio al Motor Show di Ginevra, era uno degli eventi più attesi – .

Fino alla fine tentarono di salvare la nave che stava per affondare. Invano. Anche se hanno rinunciato a tutte le loro energie, gli organizzatori del Salone di Ginevra gettano la spugna: non ci sarà l’edizione 2025. Inaugurata nel 1905, la manifestazione svizzera rappresenta un punto di riferimento del settore da 119 lunghi anni, ricchi di soddisfazioni. Per noi italiani è stato un appuntamento imperdibile, più importante e più vicino dell’intero calendario. All’evento, nel corso dei decenni, i produttori hanno mostrato modelli di tutti i tipi, dalle produzioni di lusso a quelle che oggi vengono chiamate city car. In un pot-pourri di marchi, stili di corpo e persino filosofie, il menu è riuscito a raccogliere fan da tutta Europa e oltre. Oltre ai modelli di serie, ci sono molte storie sulle concept car svelate, alcune delle quali sono servite da preludio a futuri ingressi nel listino prezzi.

Cambiamenti e sfide senza precedenti hanno inferto un duro colpo

Con il passare del tempo, però, sono emersi profondi cambiamenti e nuove sfide alle quali, purtroppo, il Salone di Ginevra non ha saputo resistere. L’ombra del Covid-19, che grava sull’intero pianeta, ha inferto un duro colpo alla manifestazione, costringendo gli organizzatori a annullare l’edizione 2020 poche ore prima dell’apertura. Un colpo terribile, dal quale ha cercato tenacemente di riprendersi, con il trasferimento temporaneo a Doha nel 2023, prima di tornare quest’anno nella storica sede.

“Abbiamo fatto del nostro meglio per rilanciare il Salone dopo il Covid, organizzando anche l’edizione di Doha”, tengono a sottolineare da Ginevra. Quello che era un sogno coltivato dai più giunge al capitolo finale. Ormai era diventato un lontano parente. L’euforia di ieri è scomparsa, a causa di una copia insipida e la fredda reazione dei marchi stessi ha fatto pensare a un flop, con il debutto della Renault 5 E-Tech Electric tra i pochi brillanti. L’altrettanto debole risposta dei visitatori, così come della critica, ha forzato una presa di coscienza e ora arriva il momento dell’addio, mai voluto ma inevitabile.

Sforzi insufficienti

Nonostante gli sforzi e l’impegno profusi, la strada verso la rinascita si è rivelata troppo ardua. La crescente concorrenza di altre fiere, come Parigi e Monaco, unita al progressivo disinteresse da parte dei produttori, portarono alla definitiva svolta. Non riuscire a raggiungere lo scopo statutario si legge nella nota ufficiale – il Consiglio della Fondazione Comité permanent du Salon international de l’Automobile di Ginevra, nell’ambito delle sue competenze, chiederà formalmente all’autorità cantonale di vigilanza sulle fondazioni l’autorizzazione allo scioglimento della Fondazione”. Nessuno potrà cancellare i bellissimi ricordi lasciati in oltre un secolo, ma la destinazione araba risponde meglio alle attuali esigenze di un’industria globalizzata.

Tuttavia, Salon 2.0 rimarrà vivo, nella soleggiata e ricca Doha, in Qatar, dove riapparirà nel novembre 2025. Sandro Mesquita, CEO di GIMS, aggiunge: “Per il suo prossimo festival dedicato all’eccellenza automobilistica, e sulla scia di una prima edizione di successo, Gims Qatar può continuare a fare affidamento sul know-how e sulle competenze riconosciute dei team che hanno già avviato e sviluppato l’edizione precedente. Gli spettacoli automobilistici continuano attrarre marchi, ma in diverse parti del mondo.

 
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