Il colosso tedesco del turismo FTI fallisce, rimasto a corto di liquidità. Viaggi a rischio dal 4 giugno in poi – .

Il colosso tedesco del turismo FTI fallisce, rimasto a corto di liquidità. Viaggi a rischio dal 4 giugno in poi – .
Il colosso tedesco del turismo FTI fallisce, rimasto a corto di liquidità. Viaggi a rischio dal 4 giugno in poi – .

Il colosso tedesco del turismo FTI, terzo in Europa nel settore, ha aperto un procedure concorsuali davanti al tribunale di Monaco. Il fallimento riguarderà presumibilmente i viaggi che non sono ancora iniziati, già a partire da domani 4 giugno. Il gruppo conta 6 marchi, circa 90 filiali in tutto il mondo e 11mila dipendenti. L’operatore offre 120 destinazioni nel mondo e possiede e/o gestisce direttamente una cinquantina di alberghi nel mondo, con un fatturato di 4,1 miliardi di euro. “Attualmente stiamo lavorando duro per garantire quel viaggio già iniziato possonoo essere completato come previsto“, dice il gruppo. Secondo le prime informazioni, inizialmente solo il marchio FTI Touristik saranno direttamente interessati dalla dichiarazione di fallimento, verranno poi presentate analoghe istanze per le varie filiali.

Il gruppo aveva ricevuto aiuti per quasi 600 milioni di euro durante la pandemia e lo erano trattative in corso con un consorzio guidato dal fondo statunitense Certare per la vendita del gruppo. Il principale azionista è attualmente il Famiglia egiziana Sawiris. Tuttavia, secondo quanto ricostruisce la stampa tedesca, negli ultimi tempi il numero di prenotazioni è stato sensibilmente inferiore alle attese mentre i fornitori hanno preteso pagamenti anticipati. Secondo Handelsblatt il gruppo si è ritrovato così a corto di liquidità per diverse decine di milioni mentre, dopo le trattative svoltesi nel fine settimana, il governo ha rifiutato nuovi aiuti.

 
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