ecco quanto valgono – .

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Le 500 Lire bimetalliche sono state una moneta coniata in Italia dal 1982 al 2001, anno in cui l’Italia ha adottato l’euro come moneta ufficiale. Erano composti da due metalli diversi: il tondo esterno era di bronzo (bronzital), mentre il tondo interno era di acciaio (acmonital). Il loro diametro era di 25,8 mm e il peso era di 6,8 grammi.

Le caratteristiche delle monete bimetalliche da 500 Lire

Il rovescio della moneta raffigura il ritratto di Dante Alighieri, il famoso poeta italiano, realizzato dallo scultore Silvio Consadori. Al dritto aveva il valore 500 LIRE e la foglia di quercia, simbolo della Repubblica Italiana, realizzata dall’incisore Guido Veroi. Erano disponibili in diverse varianti, che differivano per la firma dell’incisore e per alcuni piccoli dettagli sul retro. I più comuni sono:

  • Firma piccola “A” (1984, 1985, 2000, 2001): è la variante più comune e diffusa.
  • Piccola firma “B” (1987): questa variante è un po’ meno diffusa della precedente e si distingue per alcuni piccoli dettagli nel ritratto di Dante.
  • Firma grande “A” (1982, 1983, 1986, 1988-1992, 1995): questa variante presenta una firma dell’incisore più grande e più visibile.
  • Varianti speciali: esistono anche alcune varianti speciali delle 500 Lire bimetalliche, coniate per commemorare eventi particolari o dedicate a personaggi famosi.

Oggi le 500 lire bimetalliche non hanno più valore come mezzo di pagamento. Tuttavia, possono avere un valore collezionistico, soprattutto le varianti più rare o quelle in condizioni eccellenti. Il loro valore sul mercato numismatico varia in base a diversi fattori, tra cui rarità, condizioni e domanda da parte dei collezionisti. In genere il valore delle 500 Lire bimetalliche si aggira intorno a pochi centesimi di euro per le monete comuni, ma alcuni esemplari rari o in condizioni eccezionali possono essere venduti per diverse decine o addirittura centinaia di euro.

Ecco altre monete speciali da 500 Lire dal prestigioso valore collezionistico

Tra le monete da 500 Lire coniate in Italia, alcune sono considerate particolarmente rare e preziose per i collezionisti. Queste monete sono spesso ricercate a causa del loro conio limitato, delle caratteristiche uniche o del significato storico.

Nel 1957 venne coniata la moneta da 500 lire prova: si tratta di esemplari mai messi ufficialmente in circolazione, che presentano il disegno della moneta Caravella ma con la scrittura PROBA incusa al verso. La loro estrema rarità li rende molto ricercati dai collezionisti, con valori che vanno da diverse migliaia di euro a decine di migliaia di euro.

Successivamente furono emesse le suddette Lire 500 Caravelle. Alcuni di questi, coniati nel periodo compreso tra il 1958 e il 1967, sono noti per il loro design elegante che presenta una rappresentazione stilizzata di una caravella, ma in particolare in molti sono presenti errori di conio, come doppie impressioni, coni fuori centro o disallineamenti. Queste monete errate possono avere un valore significativo per i collezionisti, a seconda dell’errore specifico e delle sue condizioni.

Qualche anno dopo, nel 1961, in occasione del Centenario dell’Unità, per commemorare l’evento venne utilizzata la moneta da 500 Lire: questa moneta presenta un disegno unico con una corona d’alloro e la scritta CENTENARIO DELL’ITALIA UNITA. La sua edizione limitata e il significato storico lo rendono un prezioso oggetto da collezione, con prezzi che vanno da diverse centinaia di euro a qualche migliaio di euro.

Ricordiamo infine le 500 Lire, dette Dante Alighieri, nel 1971; Questa moneta commemorativa, coniata per il 700° anniversario della nascita di Dante Alighieri, presenta al dritto il ritratto del celebre poeta e al rovescio lo stemma della Repubblica Italiana. La sua edizione limitata e l’associazione con un’icona letteraria lo rendono un oggetto da collezione desiderabile, con valori che in genere vanno da poche centinaia di euro a oltre mille euro.

 
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