ecco chi potrebbe ottenere meno soldi – .

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Nel corso del 2024 si prevedono importanti novità per quanto riguarda la retribuzione e le tasse in busta paga. Già nei primi mesi dell’anno, infatti, si era cominciato a notare un netto aumento delle pensioni e degli stipendi a beneficio dei pensionati e dei lavoratori, con tutta una serie di riduzioni delle principali imposte.

Ecco le 5 misure previste dalla Legge di Bilancio: cosa sono e come funzionano

IL taglio del cuneo fiscale per il 2024 prevede due aliquote di esenzione contributiva: 6% per le mensilità fino a 2.692 euro: su questa fascia di reddito viene eliminata l’intera quota di contributi previdenziali a carico del lavoratore (solitamente il 9,19%); 7% per le mensilità da 2.693 euro a 3.500 euro: in questo caso l’esenzione è parziale e diminuisce all’aumentare del reddito. Oltre all’esenzione contributiva, il governo ha previsto anche un aumento della detrazione fiscale per i redditi da lavoro: ciò significa che i lavoratori potranno detrarre dalle tasse una cifra maggiore rispetto al passato.

L’importo dell’aumento varia in base al reddito complessivo:

  • Per i redditi fino a 40.000 euro la detrazione aumenta di 200 euro.
  • Per i redditi da 40.001 a 50.000 euro l’aumento è di 150 euro.
  • Per i redditi da 50.001 a 65.000 euro l’aumento è di 100 euro.

Un’altra novità riguarda imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) che in Italia è passato da 4 a 3 aliquote. Questa novità è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2024 (L. n. 197/2023) e costituisce il primo passo di una più ampia riforma fiscale prevista per i prossimi anni. Il passaggio a 3 aliquote IRPEF dovrebbe comportare un risparmio fiscale per la maggior parte dei contribuenti. In particolare, i lavoratori con reddito fino a 28mila euro dovrebbero avere un aumento netto in busta paga di circa 20 euro al mese. Tuttavia, per i contribuenti con redditi superiori a 50.000 euro, l’aumento delle aliquote e la riduzione delle detrazioni potrebbe comportare un leggero aumento della pressione fiscale.

Le nuove aliquote IRPEF sono:

  • 23% per redditi fino a 28.000 euro
  • 35% per redditi da 28.001 a 50.000 euro
  • 43% per redditi superiori a 50.000 euro

La soglia di esenzione fiscale per i benefici accessori in Italia per l’anno 2024 è:

– 1.000 euro per i dipendenti senza figli a carico;

– 2.000 euro per i dipendenti con figli a carico.

Ciò significa che i beni e i servizi forniti dal datore di lavoro al dipendente, a titolo di indennità accessorie, non concorrono a formare il reddito di lavoro del dipendente e non sono soggetti a tassazione, purché il loro valore complessivo non superi i limiti sopra indicati.

IL bonus madri lavoratrici, introdotta dalla Legge di Bilancio 2024, è un’esenzione contributiva per le lavoratrici a tempo indeterminato madri con 3 o più figli, estesa per il 2024 anche alle lavoratrici con 2 figli. Il bonus consiste nell’esenzione dal pagamento della quota contributiva del lavoratore (9,19%), fino ad un massimo di 3.000 euro annui; hanno diritto le lavoratrici madri assunte con contratto a tempo indeterminato che abbiano:

  • Almeno 3 figli a carico, nati o adottati entro il 31 dicembre 2024. Per il 2024 il bonus è esteso anche alle lavoratrici madri con 2 figli a carico, nati o adottati entro il 31 dicembre 2024.
  • Reddito da lavoro dipendente non superiore a 82.000 euro.

Il bonus è automatico e non prevede alcuna richiesta da parte del lavoratore. L’esenzione contributiva viene applicata direttamente dal datore di lavoro sulla busta paga. Ed è valido dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2026.

Confermato sgravi fiscali al 5% per i premi di produttività erogato nel 2024.

Il premio deve essere pagato sulla base di contratti aziendali o territoriali; il lavoratore dipendente non deve avere un reddito superiore a 80.000 euro e l’importo del premio non deve superare i 3.000 euro lordi annui.

 
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