Quando nasce il codice identificativo nazionale per gli affitti brevi, come funziona e chi dovrebbe averlo – .

Quando nasce il codice identificativo nazionale per gli affitti brevi, come funziona e chi dovrebbe averlo – .
Quando nasce il codice identificativo nazionale per gli affitti brevi, come funziona e chi dovrebbe averlo – .

Il Codice identificativo nazionale, o Cin, diventerà obbligatorio per chi affitta casa per brevi periodi. Pubblicato il decreto sul funzionamento della banca dati che raccoglierà tutti i Cin: ecco le prossime fasi della riforma e cosa cambia con l’attivazione del Cin.

Prosegue la riforma del settore sanitario affitti brevi, cioè quei contratti di locazione che durano non più di trenta giorni. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale anche il decreto ministeriale che regolamenta la banca dati unica nazionale sugli affitti brevi (o Bdsr, Banca dati delle strutture ricettive). Il periodo di sperimentazione è iniziato in Puglia all’inizio di giugno e l’auspicio del Ministero del Turismo è che si concluda entro l’inizio di settembre.

L’intenzione è quella di assegnare a tutte le abitazioni che vengono affittate per brevi periodi (meno di un mese) a Codice identificativo nazionale, o Cin. Chi non ha il Cin, o non lo espone sia in casa che negli annunci pubblicitari, rischia multe fino a 8mila euro. In questo modo speriamo di limitare gli affitti abusivi e agevolare la clientela. Tutti i Cin verranno poi raccolti in un unico database, che consentirà di monitorare la situazione a livello nazionale.

La procedura per l’ottenimento del Cin sarà automatizzata. Nelle prossime settimane spetterà alle Regioni inviare alla banca dati centrale “un insieme di dati minimi necessari per l’identificazione della struttura”. Poiché in alcune Regioni esistono già i codici identificativi, anche questi verranno “collegati” alla banca dati nazionale. Questi “dati minimi” includere: :

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  • Codice Identificativo Regionale o altro codice diversamente denominato che identifica la struttura nella banca dati regionale o della Provincia autonoma
  • la macrocategoria di classificazione nazionale e il relativo codice
  • la categoria di classificazione nazionale e il relativo codice
  • la sottocategoria di classificazione nazionale e/o regionale e/o provinciale, Comune e Provincia e relativi codici ISTAT
  • la qualifica dell’impresa, nome, cognome, codice fiscale della persona fisica

Ricevere il codice sarà una procedura automatica. Ce ne sarà uno piattaforma, a cui si accede con Spid. Chiunque abbia associato i propri dati ad un’abitazione o comunque ad una struttura ricettiva adibita ad affitti brevi sarà immediatamente riconosciuto e potrà inserire eventuali informazioni mancanti per il Cin, oppure segnalare eventuali informazioni già presenti ma non corrisponde alla realtà. Al termine della procedura, quando la Regione avrà eventualmente corretto i dati, verrà presentato il Cin, che risulta così composto:

Come sarà composto il Codice identificativo nazionale, o Cin, per gli affitti brevi

Inizialmente, quando le banche dati regionali e nazionali inizieranno a collaborare, ci sarà un codice temporaneo, chiamato Saluti 1. Diventerà definitivo al termine dell’iter burocratico del Ministero, ovvero quando verrà pubblicato l’avviso ufficiale di operatività della banca dati nazionale e della piattaforma online per l’assegnazione dei Cin, il Cin 1 diventerà definitivo.

 
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